Gli Aquilani Dicono la loro

Riceviamo da Giulio Mascaretti a nome di un gruppo di Aquilani, una nota a proposito della localizzazione delle casette, la pubblichiamo integralmente:

Un gruppo di aquilani, speranzosi che il terremoto abbia cancellato definitivamente la pessima caratteristica del pettegolezzo ed invidia che ha regnato sovrana negli ultimi decenni ed è stata responsabile di tutti i mali della città Dell'Aquila, determinando una stasi totale dello sviluppo sociale,economico e culturale della città capoluogo a favore di altre realtà, caratterizzata da contrapposizioni di bassa levatura e da ripicche personali che spesso nulla avevano a che fare con il problema da affrontare, vogliono esprimere il proprio parere sul confronto che si è acceso da giorni sulla localizzazione delle case nel sito ex COGEFAR in Assergi.

La localizzazione ci sembra essere giusta e mirata allo sviluppo non del "paese Assergi" ma della Località Assergi. Non bisogna dimenticare che proprio in questi giorni il Laboratorio del Gran Sasso ha ospitato la Facoltà di Scienze dell'Università dell'Aquila e che quindi ci sarà un nutrita presenza di studenti che potrebbero essere, nel prossimo futuro, i benificiari delle strutture. Il sito è   geologicamente più sicuro ed ha una esposizione migliore tanto da poter usufruire delle moderne tecnologie di risparmio energetico nella costruzione delle abitazioni. E poi facciamola finita di pensare che di una città esiste solo il centro e che lo sviluppo deve essere necessariamente concentrico e "vicino" per essere uno sviluppo compatibile. Così facendo ci orroccheremo nella "down town" e non permetteremo lo sviluppo vero delle economie e delle realtà metropolitane. E' come dire adesso che le case che devono essere costruite per L'Aquila, devo essere ubicate: al parco del Castello, Alla Villa Comunale, A Piazzale Paoli ecc: Importante è e sarà la ricostruzione economica  e di sviluppo compatibile che permetterà ai cittadini tutti di poter continuare ad essere i primi attori della ricostruzione e non vedere , in un tempo non molto lontano, le nostre belle città popolate da persone che nulla hanno ha che fare con la tradizione e la cultura propria dei nostri territori. Potrà certamente rappresentare un primo passo per lo sviluppo turistico della zona, tanto gettonato negli ultimi anni ma mai realizzato.

Basta con il "dividi ed impera" che nulla fa se non procurare giovamento al "terzo in arrivo".

Facciamola finita e cerchiamo di ridurre i tempi della ricostruzione guardando avanti e mettendo da parte le contrapposizioni personali che a nulla servono.

Certi di aver dato un contributo positivo al confronto restiamo in attesa degli eventi

Un gruppo di cittadini aquilani



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