Obiettivo raggiunto, i fratelli Totani giungono al traguardo finale del Rally Dakar

Gli unici italiani ad arrivare in auto al traguardo finale del Rally Dakar. Con questo eccellente risultato i fratelli aquilani Silvio e Tito Totani hanno concluso l’edizione 2012 del rally più difficile del mondo, erede della storica Parigi-Dakar, che hanno disputato per la prima volta in tandem e per la prima volta in auto, sotto le insegne del RalliArt Off Road Italy, centrando l’obiettivo della vigilia, appunto quello di finire tutte le 14 tappe. Moltissimo gli ostacoli incontrati lungo il cammino, che in una competizione di questo genere sono da mettere in conto e che spesso possono portare al ritiro: dalla rottura di un semiasse a quella dei fari, e perfino la frattura al naso di Silvio, rimesso in sesto in corsa dal fratello. Non si può dire che la sorte sia stata benevola con i rallysti abruzzesi. Nonostante questi impacci, tuttavia, l’equipaggio del capoluogo d’Abruzzo è arrivato sano e salvo al traguardo della Dakar 2012 con il Mitsubishi Pajero numero 412, dopo aver percorso tre Stati del Sud America per un totale di 8.300 chilometri, conquistando la 66ª posizione finale in classifica generale, appunto l’unico piazzamento di piloti del Belpaese nella categoria dei fuoristrada. Nell’ultima tappa, la 14ª, passerella finale da Pizco a Lima, capitale del Perù, i Totani sono arrivati al 78° posto, chiudendo in bellezza. Dopo l'ultima speciale il pilota Silvio ha sfogato tutta la sua gioia. “Quando io dico che le gare finiscono sotto la bandiera a scacchi! Dopo soli 7 chilometri - ha ricordato, svelando l'ultimo impaccio - si è rotto il serbatoio dell'olio motore, abbiamo perso tutto l'olio, ci siamo dovuti fermare e aspettare il camion”. “Bastava tenesse altri 10 minuti - ha aggiunto - comunque poi tutto ok, siamo usciti in parata scortati dai camion in mezzo a nuvole di fesh fesh (le temibili sabbie mobili della Dakar, ndr). All'arrivo il pubblico ci voleva lanciare in aria, Renato che abbracciava tutti si è messo a piangere, tutti i ragazzi del team che non ci credevano, c'erano ad aspettarci anche gli altri compagni ritirati. Insomma veramente un momento commovente”. Ora L’Aquila aspetta Silvio e Tito per riabbracciarli. Tutto il team tornerà in Italia martedì pomeriggio.

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo