PRIN 2020: i successi del GSSI

Pubblicati i decreti di approvazione delle graduatorie del Ministero dell’Università e della Ricerca per i progetti PRIN 2020 – Progetti di interesse nazionale riguardanti la Fisica e la Matematica.

A coordinare tre dei progetti vincitori saranno Elisabetta Baracchini, Marica Branchesi e Cristiano Galbiati, professori al Gran Sasso Science Institute e associati INFN, vincitori complessivamente di circa 2,5 milioni di euro di fondi ministeriali.

"Anche in questa tornata i risultati dei PRIN vedono premiato il GSSI, confermando la qualità dei suoi docenti e ricercatori" afferma il Rettore del GSSI Eugenio Coccia.

Il progetto “HypeX: High Yield Polarimetry Experiment in X-rays” coordinato da Elisabetta Baracchini svilupperà rivelatori e tecniche innovative per la misura della polarizzazione dei raggi X nello spazio che potrebbero aprire nuove finestre di osservazioni sull’Universo, anche in connessione alle onde gravitazionali e la scienza multi-messaggero . Tali rivelatori potrebbero inoltre avere ricadute positive con un notevole impatto sulla società e sull'economia attraverso la scienza meteorologica spaziale dei flares solari.

 

L’idea progettuale “METE - Multimessenger astronomy in the Einstein Telescope Era” che vede Branchesi come coordinatore nazionale, mira a sviluppare la scienza dell’Einstein Telescope (ET), l’osservatorio pionieristico di nuova generazione che ci consentirà per la prima volta di esplorare l’Universo lungo la sua storia cosmica fino alla sua origine attraverso le onde gravitazionali. Riunirà teorici e sperimentali di GSSI, INAF, INFN e Università di Padova al fine di sviluppare e rendere pubblici strumenti informatici e studi teorici che porranno le basi per le osservazioni multi-messaggero e la loro interpretazione nell'era di ET.

 Ammessa al finanziamento ministeriale anche la proposta “Photon detection in Extreme Environments for Fundamental and Applied Physics” di Cristiano Galbiati - docente al GSSI e alla Princeton University - per lo sviluppo di sensori criogenici per la ricerca di materia oscura, la nuova frontiera che vede i Laboratori del Gran Sasso all'avanguardia a livello mondiale. Per questo il GSSI collaborerà con INFN e le Università di Milano Bicocca, Statale di Milano e Federico II di Napoli.

Sono stati inoltre assegnati 895.000 euro, di cui 195.000 al GSSI, per il progetto "Thin films and radioactivity mitigation to enhance superconducting quantum processors and low temperature particle detectors" a cui partecipa come coordinatore locale Andrei Puiu, giovane ricercatore GSSI e associato INFN. L'idea del progetto è quella di utilizzare film sottili per attenuare l'effetto della radioattività ambientale, allungando il tempo di coerenza dei quantum bit nei sistemi quantistici, e per migliorare la risoluzione energetica e la discriminazione del fondo radioattivo ambientale dei calorimetri criogenici.

“Un risultato importante per il settore di Fisica, in modo particolare per le nostre professoresse più giovani - commenta Fernando Ferroni, direttore dell’Area di Fisica GSSI – ciò è una conferma della giustezza delle nostre scelte nelle politiche di reclutamento”.

Successo anche per l’area di Matematica del GSSI, che ha ottenuto esito positivo per il progetto sui modelli matematici in fluidodinamica “Non linear evolution PDEs, fluid dynamics and transport equations: theoretical foundation and applications” che vede la collaborazione di Paolo Antonelli e Sara Daneri, docenti al GSSI, con i gruppi di ricerca di SISSA e delle Università di Pisa, L’Aquila e Padova, ammesso ad un finanziamento MUR totale di 488.400 euro.



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