Centro storico, ecco il piano Oggi la presentazione: la ricostruzione costerà 3,4 mil

In 292 pagine è racchiuso il futuro del centro storico dell’Aquila. Il Comune ne svelerà i contenuti oggi, nel corso dell’attesissima presentazione del piano di ricostruzione di stamattina a Villa Gioia. Il documento contiene, tra le altre cose, la stima dei costi, su cui tanto si è dibattuto. Complessivamente per la rinascita del cuore della città serviranno 3,407 miliardi di euro. Di questi 2,964 miliardi per l’edilizia privata, 26 milioni per gli interventi di riqualificazione nell’ambito dei progetti unitari, 294 milioni per gli edifici pubblici e di culto, 105 milioni per le reti e gli spazi pubblici, 16 per le attività di supporto. Nella tabella riassuntiva dei tempi, invece, sono previsti interventi fino alla fine del 2016.
La presentazione del piano di ricostruzione chiude una fase di aspre polemiche sull’utilità dello strumento culminata con la pubblicazione dell’ultima ordinanza (e con le dimissioni, in polemica, del coordinatore della Struttura tecnica di missione Gaetano Fontana). Il Comune, nel documento che sarà presentato oggi, ha ribadito con forza il suo punto di vista: «La strategia perseguita dall’amministrazione - si legge - è sostenuta da motivazioni di ordine acceleratorio del processo di ricostruzione il cui orizzonte deve essere concretamente percepito dalla comunità aquilana; tale obiettivo ha permeato l’azione del Comune di L’Aquila che, sin dai primi mesi del 2010, ha posto le condizioni di una ricostruzione possibile e immediata utilizzando le proprie disposizioni urbanistiche vigenti (vedi i provvedimenti emanati dal sindaco a partire da dicembre 2010 per l’attuazione degli interventi diretti nella perimetrazione del capoluogo) e nel contempo applicando quelle gradualmente emanate dalle diverse e competenti amministrazioni, le sole preposte a definire le modalità della ricostruzione post sisma». Per queste ragioni l’approccio al piano di ricostruzione è fondato su un doppio livello di azione: l’attuazione immediata degli interventi edilizi diretti conformi al vigente piano regolatore (si tratta della maggioranza delle proposte di intervento presentate a seguito degli avvisi del sindaco e sottoposte a verifica preliminare); l’attuazione successiva degli interventi indiretti, attraverso singoli piani e programmi di recupero in variante al piano regolatore, di iniziativa sia pubblica che privata, relativi ad aree meritevoli di riqualificazione edilizia e ristrutturazione urbanistica.

 



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