Nel primo confronto Cialente-Barca su La7 Il ministro cita i Laboratori di Fisica

(Abruzzo24ore) - "I quarantamila sfollati del 2009 sono ancora tutti sfollati, alcuni persino ancora in albergo". Inizia così l'intervento del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente a Noi speriamo che ce la caviamo la trasmissione di Myrta Merlino su La7. In studio anche il ministro Fabrizio Barca, incaricato dal premier Mario Monti di seguire la ricostruzione.

"Ho letto molti gridi d'allarme su quello che sta accadendo nella sua città" esordisce la conduttrice dando la parola al primo cittadino.

"Non è partita la ricostruzione pesante, ma neanche quella semplice delle case in periferia" scandisce Cialente. "Abbiamo festeggiato il terzo natale negli alberghi e nelle caserme. Lo Stato investe centomila euro al giorno per l'assistenza alla popolazione. I soldi ci sono, ma sono fermi alla Cassa Depositi e Prestiti. Si è creato un freno burocratico. Si è pensato - ricorda - di continuare con il sistema commissariale utilizzato nei primi momenti dell'emergenza".

"Il mio impegno sull'Aquila sarà molto forte - assicura il ministro Barca - domani faremo la prima riunione con il commissario Gianni Chiodi e con il sindaco. Non c'è alcuna modifica nelle assegnazioni delle responsabilità, c'è solo la necessità del governo di avere un punto di riferimento unico. Gli obiettivi sono ricostruzione e sviluppo. Pochi giorni fa il governo ha sbloccato 90 milioni di euro destinati alla ripresa economica, sono pochi, ma sono fondi che possono essere spesi da domattina". Il ministro cita poi l'Università e i Laboratori di Fisica nucleare del Gran Sasso indicandoli come alcune delle eccellenze per le quali deve passare la ripresa.

"Non definirei sfollati coloro che vivono nel progetto Case" puntualizza poi Barca in risposta al sindaco.

Ospite di Myrta Merlino anche il segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni. "L'approccio iniziale è stato per certi versi sbagliato perchè si è data l'impressione che si potesse risolvere tutto subito in un battibaleno" ha detto. "L'edilizia mobilita una cinquantina di settori, se parte la ricostruzione riparte tutto. L'Aquila era già in ginocchio prima del terremoto. Bisogna fare della ricostruzione del centro storico la priorità, è da lì che passa anche la ripresa economica".

Affrontato poi il tema della sicurezza antisismica degli edifici ricostruiti. "Si deve assicurare che la ricostruzione avvenga in sicurezza. Cioè dobbiamo rientrare nelle case del centro con la certezza che siano sicure. Per il miglioramento sismico i progettisti non possono spostarsi oltre i seicento euro al metro quadro".

"Quello dell'Aquila è un grande problema nazionale e non locale" ha poi detto Sergio Rizzo del Corriere della Sera, ospite della trasmissione. "Speriamo che l'approccio cambi, credo che solo Arezzo abbia un numero di edifici vincolati superiore a quello dell'Aquila".

Il sindaco, intanto, sta per ultimare il dossier da consegnare al presidente del Consiglio Mario Monti in occasione del vertice romano previsto nei prossimi giorni.



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