Saranno celebrati il 5 aprile nella chiesa di Assergi i funerali di Mauro Mosca

Saranno celebrati il 5 aprile alle ore 15:30 nella chiesa di Santa Maria Assunta di Assergi i funerali di Mauro Mosca, il carabiniere forestale, morto il primo di aprile a soli 54 anni.

 

Tutti in paese lo ricordano come un ragazzo serio, gentile ed educato. In questi giorni tutta la comunità di Assergi si è stretta alla famiglia di Mauro, per cercare di alleviare un dolore così straziante. Noi lo vogliamo ricordare con quel sorriso discreto e rispettoso in un momento di gioia e spensieratezza per una delle tante partite di calcio tra amici giocata al campo COGEFAR di Assergi.

 

ARRIVEDERCI MAURO, RICCETTO BUONO

- di Fernando Acitelli -

 

Sono forse il meno indicato a ricordare Mauro perché le nostre frequentazioni furono sporadiche. Questo comunque non m’impedisce di delineare per lui un ritratto affettuoso perché in quelle volte che fummo insieme potei constatare la gentilezza, la parola sempre misurata, il gesto per gli altri, e poi quel sorriso che lasciava bene l’interlocutore. Con poche e sagge parole sapeva esporre tutta la sua visione del mondo e questa non era altro che un’idea di serenità e il desiderio di non essere sempre in mostra con la sua persona, d’essere dunque accorto, insomma la sobrietà era una delle sue caratteristiche. Quel suo sorriso di cui s’è appena detto, significava molto almeno per chi sapeva interpretare sguardi e comportamenti e, in fondo, l’animo d’una persona. Infatti il sorriso e lo sguardo esprimevano franchezza, lealtà ed apertura verso il mondo. Ma ho un ricordo anche fanciullo di lui, quando era un riccetto biondo, un cherubino per il quale intravedevo delle sublimi, future, storie amorose non soltanto per il fatto estetico ma anche per il suo modo di porsi: per la sua educazione. Lo vedevo ogni tanto in compagnia di sua sorella Dina che, all’epoca dei miei ricordi, mi pareva la sua mamma minore, una persona che si prendeva cura di quel cucciolo. Lo conobbi anche come compagno di scuola di mio cugino Angelo, fratello di Lorena, ed era lui che mi parlava sempre del suo compagno del cuore Mauro Mosca. E la stessa cosa ripeteva mia zia Brigida e così io incominciai quasi a “mitizzare” quel riccetto biondo che ogni tanto intravedevo davanti a quella sua casa che in tempi remoti era stata sede scolastica. Seppi in seguito dei suoi studi, dell’impiego alla Forestale e, da ultimo, venni a conoscenza del suo inoltrarsi verso studi di Psicologia. Tutto questo a conferma di quanto avevo sempre ipotizzato su di lui, vale a dire persona diligente, cosciente, e dotato d’una sensibilità fuori del comune. Ora penso a tutti i dialoghi che mi sono perso con lui che si sarebbero potuti consumare nella fresca estate di Assergi con discorsi riguardanti la vita, il corso degli eventi, del tempo e delle sue conseguenze. Nell’agosto del 2021 lo incontrai al cimitero di Assergi mentre con sua sorella Dina si recava a far visita ai suoi cari. Ancora una volta il suo sorriso fu il timbro esatto della sua signorilità e del suo affetto non soltanto verso di me ma verso tutti.

Caro Mauro, ci rivedremo in Paradiso.

 

 

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