L’Aquila, con la neve torna l’emergenza- Campo Imperatore, innevamento record

Il vento forte ha impedito ieri l’apertura della stazione sciistica di Campo Imperatore dove giovedì, complice la giornata di sole, sono saliti in 150, trovando piste pronte e tantissima neve. Il manto bianco, sul Gran Sasso, ha raggiunto un’altezza media di 2-3 metri, che diventano 6 o addirittura 7 in alcune zone. Nelle ultime ore la colonnina di mercurio è arrivata a toccare 14 gradi sotto lo zero, di notte, e si è mantenuta sui quattro gradi sotto lo zero durante il giorno. A Campo Imperatore continuano a lavorare squadre di operai per battere le piste e preparare gli impianti di risalita. «Da quando è iniziato il maltempo», spiega il vice presidente del Centro Turistico, Tonino De Paolis, «siamo riusciti ad aprire la seggiova delle Fontari solo giovedì, grazie alla giornata di sole. Troppa neve, invece, per mettere in funzione la Scindarella. L’apertura degli impianti viene decisa giorno per giorno, in base alle condizioni meteo. La grande quantità di neve accumulata ci permetterà di prolungare la stagione sciistica».
Sin dalle prime ore del pomeriggio di ieri, sono stati tantissini gli interventi da parte di volontari, forze dell’ordine, personale del Comune, vigili del fuoco. I vigili del fuoco, solo nella giornata di ieri, hano ricevuto almeno 100 richieste di intervento soprattutto per la rimozione di neve dai tetti delle abitazioni. Tra queste vanno comprese le richieste inerenti le infiltrazioni da abitazioni del Progetto case. E sempre per il Progetto case restano al freddo da giorni gli abitanti di Roio 2 a causa della rottura di una caldaia. Molte anche le richieste ai vigili del fuoco per rimuovere macchine impantanate nella melma ma non è possibile esaudirle tutte. Infiltrazioni di acqua ci sono state nei pur nuovi uffici della Provincia di via Nurzia a Pile che sono stati momentanamente interdetti per provvedere alle riparazioni. La guardia di Finanza, in seguito alla nevicata di ieri, ha ripreso la scorta ai mezzi dei medici di «L’Aquila per la vita» che curano i pazienti oncologici accompagnandoli a Lucoli e Tornimparte. Il comandante della polizia municipale, Eugenio Vendrame assicura che fino alla serata di ieri non c’erano zone isolate e che comunque i tredici spazzaneve e altri mezzi, in tutto una ventina, saranno in funzione ininterrottamente ad eccezione di una breve pausa. In ospedale, nel reparto di anatomia patologica, in un container, ci sono stati dei puntellamenti per sostenere il peso nella nevicata. Anche oggi scuole chiuse.


Per evitare problemi sulle autostrade, il prefetto Giovanna Maria Iurato predispone il blocco dei mezzi pesanti, superiori a 7,5 tonnellate, fino alle 14 di oggi, su strade e autostrade. Chiuse in entrata, per problematiche tecniche, le stazioni autostradali di Tornimparte, L’Aquila Est e Assergi.
«Sono bastati pochi fiocchi di neve - tuonano gli automobilisti - per chiudere o razionare gli ingressi delle autostrade». La percorribilità dell’A24, per la verità, è garantita, anche se, naturalmente, a velocità ridotta e, a volte, a piccoli gruppi di auto. Cialente, interviene nel corso della trasmissione di Rai Tre, «Agorà», e lancia l’ennesimo allarme: «Non so se lunedì avrò i soldi per confermare i contratti dei 19 autisti che guidano gli spazzaneve. Probabilmente lo farò solo grazie allo stato di emergenza». E si sofferma sul rischio idrogeologico che grava sul territorio: «Se dovessero arrivare correnti di scirocco, la neve si scioglierebbe e ci sarebbero rischi dal punto di vista idrogeologico. Per prevenirli, per pulire fossi, canali e letto del fiume, servirebbero 50 - 60 milioni. Non sarebbero soldi buttati, bensì un investimento sul futuro. Attualmente le sole armi in mano ai sindaci per affrontare le emergenze sono i provvedimenti di sospensione delle attività didattiche nelle scuole e l’invito alla popolazione a non uscire. Un po’ poco, sembra quasi una sorta di io speriamo che me la cavo». L’emergenza vera è costituita dai cumuli di neve ai lati delle strade, negli angoli dei parcheggi pubblici e dei centri commerciali. All’ospedale la neve rende disagevole la sosta negli spazi riservati ai dializzati. Si infiltra anche dentro al Consiglio provinciale. Alcuni dipendenti della Provincia, che prestano servizio nella sede di via Ulisse Nurzia, nella zona di Pile, vengono evacuati. Gli operai intervenuti sul tetto per rimuovere la neve, infatti, notano infiltrazioni. Per sicurezza, dunque, vengono fatte cadere alcune controsoffittature. L’Ama istituisce un numero verde, 800.366.999, a disposizione degli utenti che vogliano informazioni sulle corse dei bus. Nel pomeriggio la situazione peggiorerà. La neve riprenderà a cadere con insistenza, ma non si registreranno grossi disagi in città.

 



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