ROIO: OGGI LA FESTA DELLE 3 CROCI

- di Pierfrancesco Gigante -


L’antichissima usanza, che affonda le proprie radici in terre lontane, tra leggenda e spiritualità, fa riferimento al Ritrovamento delle Tre Croci del Golgota ad opera di S. Elena, madre dell’Imperatore Costantino, avvenuto nella città di Gerusalemme.
Il culto, probabilmente “importato” a Roio grazie alla presenza di alcuni gruppi Monastici presenti nel territorio, è ancora oggi condiviso con la città crocevia di popoli e di Religioni, che festeggia la ricorrenza nel medesimo giorno.
La conformazione del territorio, in un’ideale traslazione della montagna del Golgota sul crinale di Monteluco, fa si che il rito assuma dei connotati ancora più significativi, con la tradizionale processione fino alla fine della Via Crucis, con le tre Croci in ferro poste alla fine dell’arduo cammino.
Un percorso in salita, come gli atavici crucci che si ripropongono nel festeggiare questa amatissima festa che vede sempre la corposa partecipazione degli abitanti delle varie frazioni.
Il primo è legato alle solite dannose Antenne, che deturpano e impediscono una salubre fruizione del punto di arrivo del cammino, sempre in attesa di una soluzione sostenibile e decorosa che possa restituire dignità e accessibilità ad uno dei luoghi più amati dell’ Aquilano, la Pineta di Roio.
Il secondo , più recente (anche se, ormai, neanche troppo) è legato ai ritardi legati alla conclusione dei lavori del Santuario Mariano, con l’ultima trance dei lavori, finanziati dai fondi CIPE già stanziati, che stentano ad iniziare.
Una ferita aperta nel cuore di tutti i Roiani, privati da troppo tempo di un simbolo identitario e affettivo di assoluto valore, con il simulacro della Madonna di Roio che, a 13 anni dal sisma, ancora non riesce a tornare a casa. Un esilio forzato che, giorno dopo giorno, non corrode l’amore e la devozione per la Madre, figura prediletta alla quale rivolgere lo sguardo nelle difficoltà, il cui ritorno a Roio sta assumendo i contorni non più di un Pellegrinaggio…ma di un’Odissea!
Proprio in quest’ottica di sensibilizzazione, da segnalare la lodevole iniziativa promossa dal comitato Feste, che oggi, grazie all’attenzione della Sovrintendenza, apre il Santuario per la Santa Messa delle 18, celebrata dal parroco Don Osman, in attesa delle consuete celebrazioni civili e religiose che avranno luogo nella giornata di Domenica 8 Maggio, quest’anno nuovamente possibili nel rispetto delle normative in vigore.
Onorare il passato, vivendo il presente con la consapevolezza di proiettarsi a qualcosa di nuovo.  Con tanta speranza per il futuro.



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