Violenza sessuale, indagini su 4 persone Sequestrata l’auto utilizzata dal gruppo

(Da Il Centro) -  Indagini su quattro persone dopo la violenza sessuale avvenuta nella notte tra sabato e domenica fuori dalla discoteca Guernica di Pizzoli. Nel mirino degli investigatori tre militari del 33º Reggimento artiglieria e una donna. Due dei militari sono campani, l’altro è aquilano. Del gruppo fa parte anche la ragazza di quest’ultimo. Si tratta dello stesso gruppo di persone, tutte già ascoltate dai carabinieri «a sommarie informazioni testimoniali» per ricostruire quanto avvenuto quella notte, arrivate in comitiva nel luogo dove poi si è consumata la violenza. La vittima dell’aggressione sessuale, una studentessa universitaria laziale ricoverata in ospedale, è ancora sotto choc e non è in grado di ripercorrere quanto avvenuto quella notte. Come spesso accade in eventi del genere, è come se avesse rimosso l’episodio dalla sua mente. Rimosso, sì, ma non cancellato e, dunque, in attesa di riemergere. Ecco perché la giovane donna è costantemente assistita dagli psicologi oltre a essere protetta dai familiari. Finora la ragazza non ha reso alcuna dichiarazione agli investigatori che si stanno muovendo su più fronti. Non si esclude neppure il coinvolgimento di altre persone nell’indagine. Come pure, a mano a mano che la matassa verrà dipanata, l’uscita di scena di personaggi dal profilo del tutto marginale.
 I RUOLI. Uno dei militari, al quale sono stati sequestrati abiti imbrattati di sangue, è il principale sospettato di aver avuto un ruolo preminente nella vicenda. Del resto, si parte dalla sua ammissione di un rapporto sessuale con la donna definito «consensuale». Da definire è invece la posizione degli altri commilitoni e della ragazza che si trovava con loro. Si sospettano alcune omissioni che, a conti fatti, potrebbero pesare almeno quanto le azioni. I tre militari, tutti di età compresa tra i 20 e i 22 anni, sono dei «professionisti volontari» in servizio da un anno al 33º Artiglieria. In un colloquio sostenuto per essere ammessi sono stati definiti «psicologicamente stabili», quindi senza fragilità manifeste. Inoltre nessuno, finora, ha avuto guai con la giustizia. La Procura ha disposto la secretazione degli atti relativi all’indagine. Un provvedimento che resterà tale almeno fino a quando non saranno stati espletati tutti gli accertamenti da parte del Ris. In queste ore, infatti, si sta procedendo all’esame dei reperti sequestrati nel luogo dove la giovane è stata ritrovata dopo l’aggressione. Primo tra tutti l’estrazione del Dna dai reperti acquisiti. Ci sono quattro indiziati e potenziali indagati che rischiano di entrare tutti nell’inchiesta.  Il gip del tribunale ha convalidato il sequestro di un’automobile. Si tratta del mezzo a bordo del quale i quattro sono arrivati sabato notte nel locale di Pizzoli. Anche questo viene ritenuto un atto dovuto. Sull’auto si cercano ulteriori reperti, anche se al momento non trova riscontri, in ambiti investigativi, l’ipotesi che la violenza possa essere avvenuta all’interno dell’abitacolo. Lo lascia presupporre il fatto che non siano state individuate tracce di trascinamento nel piazzale del locale che, su disposizione del questore Stefano Cecere, dovrà restare chiuso per dieci giorni. Tuttavia anche dall’auto potrebbero arrivare pezzi importanti per ricomporre un mosaico che appare molto complesso. Ieri in Procura è stata ascoltata anche l’amica del cuore della ragazza ricoverata in ospedale. Si tratta della giovane che con lei ha raggiunto il locale, da dove è andata via con un certo anticipo rispetto all’ora della violenza. Per tutta la giornata di ieri e fino a notte fonda sono stati ascoltati in caserma coloro che erano presenti quella sera in discoteca. I carabinieri, infatti, vogliono identificarli tutti. Questo allo scopo di conoscere il maggior numero di dettagli possibili sulla vicenda. E di avere riscontri ulteriori, oltre a quelli già acquisiti, sulle dichiarazioni rese dai principali sospettati che restano tutti liberi. Del resto, quella notte nel locale non c’erano più di cento avventori. Quindi si presume che i movimenti dei quattro siano stati notati da più persone che si sono mosse in uno spazio estremamente circoscritto.

 



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