Assergi invaso dalle acque del Gran Sasso come 52 anni fa...

Nel pomeriggio del giorno 8 giugno 2022, un fiume di acqua proveniente dalla galleria dell’acquedotto del Gran Sasso, ha invaso più volte la strada statale 17 bis ad Assergi.


Il sistema di salvaguardia della qualità dell’acqua, alle 15.52, ha registrato un valore anomalo di Toluene rispetto alla norma, sono scattate le procedure di sicurezza ed è stato immediatamente svuotata una delle vasche di captazione e accumulo delle acque. Poco dopo la mezzanotte sono arrivati i risultati delle controanalisi dell’acqua del Gran Sasso e questa volta erano negative, si è trattato di un falso allarme. A causa di questo scarico, Assergi poco dopo le 17 è stata invasa dall’acqua che trascinava con se fango e detriti.


VI MOSTRIAMO L’ARRIVO DELL’ACQUA SULLA S.S. 17 BIS

Questo episodio ci riporta al 14 settembre del 1970, quando durante i lavori di scavo del traforo del Gran Sasso, in corrispondenza della faglia di Valle Fredda la pressione dell’acqua sfondò il fronte del cunicolo di esplorazione realizzato sul fronte della galleria. L’acqua invase tutto il traforo nel lato di Assergi e si riversò lungo la vallata, inondando la S.S. 17 bis,  la “Trattoria la Rustica”, il “Ristorante Hotel Pic Nic” e alcuni fabbricati in costruzione.
Nei giorni successivi, fino al 20 settembre del 1970 le fuoriuscite di acqua si ripeterono a intervalli regolari con punte stimate fino a 20 mc/sec. I provvedimenti attuati con urgenza permisero di non avere danni né alle persone né alle cose. L’attraversamento della faglia, della lunghezza di circa 20 m, costituita da limo sabbioso saturo di acqua con pressione di circa 20 atmosfere, comportò un fermo dell’avanzamento delle gallerie di quasi due anni. Infatti fu necessario consolidare la sabbia intorno alle zone di scavo con l’uso di iniezioni chimiche. Le acque drenate furono convogliate con una apposita condotta nel torrente Riale.
Nel video che segue, vi mostriamo la testimonianza di alcuni uomini che hanno lavorato per anni nelle viscere del Gran Sasso. Con il loro lavoro e con le loro mani hanno realizzato una delle più grandi opere italiane.

Il Tunnel della Gran Sasso Acqua S.p. a. è stato aperto al pubblico Domenica 26 Marzo 2017, in occasione delle "giornate di primavera" organizzate dal Fondo Ambiente Italiano. Centinaia di persone hanno avuto la possibilità di visitare un’opera di grande ingegneria idraulica realizzata negli anni 80, il tunnel di captazione che raccoglie le acque del Gran Sasso, rinvenute, in corrispondenza di alcune faglie, durante lo scavo della galleria dell’autostrada L’Aquila-Teramo.
Guidati dai tecnici della Gran Sasso  Acqua di allora, è stato possibile ripercorrere il cammino dell’acqua, dalla sorgente del complesso calcareo Gran Sasso fino alle vasche di raccolta e ai sistemi di fuoriuscita che riforniscono di acqua il capoluogo
Come ci ha confermato l’ing. Aurelio Melaragni, che all’epoca era il Direttore Tecnico della GSA, l’acquedotto che fornisce 500 litri al secondo è nato per caso…



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