SONO TORNATI ANCHE I TURISTI STRANIERI AL RISTORO MUCCIANTE DI FONTE VETICA

SONO TORNATI I TURISTI STRANIERI AL RISTORO MUCCIANTE DI FONTE VETICA
 

A 1530 metri di altitudine, ai piedi del Gran Sasso, il Rifugio Mucciante è un vero e proprio punto di ristoro per gli amanti della montagna, una baita di legno nel mezzo di uno scenario quasi lunare, brullo e ricco di rocce.
I fratelli Mucciante mettono a disposizione le griglie con la brace pronta, e chi lo desidera può acquistare gli arrosticini di carne ovina che loro stessi allevano, o le carni bovine e suine locali, cucinarle sul posto o portarle a casa.
Non mancano formaggi, salumi e pane a completare un pasto da consumare sulle panche di legno intorno al rifugio, scenario di molti film western tra cui “Lo chiamavano Trinità”.

Non è stato ricavato, come ritenuto da alcuni, da una baracca di rimessaggio dell’attrezzatura di un vecchio spaghetti western, ma fu invece costruito per ospitare il “Way Station Cafè”, l’autogrill della stazione di servizio Texaco presso la quale i protagonisti del film: "Autostop rosso sangue", un film italiano del 1977 diretto da Pasquale Festa Campanile, con Franco Nero, Corinne Cléry, David Hess, si fermano a fare rifornimento, durante una gita in California. Terminate le riprese del film la costruzione fu rilevata da Giulio Mucciante che lì vicino aveva un piccolo punto vendita, un chiosco che usava solo nel periodo estivo: in poco tempo ne fece il fortunato ristoro che oggi, rinnovato e allargato dai suoi figli, è ormai conosciuto anche oltre i confini territoriali, frequentatissimo da comitive di turisti, motociclisti, amanti della natura.

ABBIAMO INCONTRATO ROBERTO MUCCIANTE PER PARLARE  DI QUESTO INIZIO DI STAGIONE



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