Ricostruzione, il ministro Barca all'Aquila

(Da Il Centro) - "I soldi ci sono e non sono stati spesi" e poi "se ritardi ci sono stati, ora la macchina è in moto". Sono queste le frasi più forti dette dal ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, nel corso della sua prima visita all'Aquila per fare il punto sulla ricostruzione. "Il messaggio agli aquilani", ha detto Barca, "è di poter recuperare il più presto possibile quella straordinaria fiducia e il rapporto fiduciario tra loro lo Stato che ho visto molto forte nei mesi successivi e che poi ho visto spegnersi".

Il ministro, nominato "inviato speciale" all'Aquila dal premier Mario Monti, è arrivato in città intorno alle 10,40: "Il governo vuole essere certo che questi ritardi ci siano. Se ritardi ci sono stati, oggi la macchina la vediamo in movimento", ha detto Barca, "ho sempre pensato una cosa e cioè che per prendere le decisioni bisogna sapere. In questo momento stiamo acquisendo informazioni". Il ministro ha incontrato il presidente della Regione e commissario delegato Gianni Chiodi a palazzo Silone, sede della Regione, per un vertice su terremoto e ricostruzione: Chiodi ha illustrato la relazione completa sullo stato dell'arte della ricostruzione.

PIU' COMUNICAZIONE. Il ministro ha proseguito: "Siamo d'accordo sull'opportunità di migliorare la qualità de
ll'informazione, ci sono molte cose nascoste sotto le carte che non sono arrivate ai cittadini". Barca non ha specificato di quali carte si tratti. "Perché i cittadini si formino un convincimento", ha continuato, "devono sapere, perché sappiano ci vuole una buona comunicazione. C'è un impegno collegiale per migliorare la qualità del sistema informativo sia per i dati finanziari sia per i dati procedurali. In altre parole, quante pratiche di case, parlando di cose concrete, delle periferie dell'Aquila sono state istruite e quante lo saranno. Fare previsioni che consentano ai cittadini di sapere quanto tempo devono rimanere fuori dalle loro abitazioni".

CENTRO STORICO. "Per i centri storici o si ricostruisce come prima o si cerca di immaginare un piano che crei eccellenza per L'Aquila, che la prepari al futuro, a essere meglio di prima. Pensiamoci nei prossimi tre mesi", questo il duro giudizio dato dal ministro. "Quale L'Aquila vogliamo ricostruire? Ora si sta facendo una copia sbiadita". Per Barca, la formula fin qui seguita è quella "in bianco e nero di una città". Rivolgendosi al sindaco Massimo Cialente, Barca ha detto anche "vediamo se riusciamo a immaginarci qualcosa senza bloccare i processi in corso".

COMMISSARIO. "La conferma del vertice del commissario", ha detto Barca, "è implicita nelle modalità del lavoro che stiamo facendo in questi giorni, già è stata fatta dal governo, c'è e avvertiamo tutti insieme a cominciare dal commissario, l'esigenza di snellire la governance, renderla più cogente di adattarla anche dal fatto che ci troviamo in una fase avanzata".

CHIODI. "Proporró poteri commissariali ai sindaci", ha detto Chiodi. Così, il presidente ha annunciato la sua prossima richiesta a Monti. Secondo la proposta di Chiodi, a lui rimarrebbero "poteri di indirizzo, coordinamento e programmazione economico-finanziaria con relativo compito di riparto delle risorse finanziarie tra i comuni, di monitoraggio della spesa e di alta sorveglianza". Chiodi ha proseguito: "Lavoro per superare la fase del commissariamento. Proporrò che, dopo le prossime elezioni amministrative, i Comuni tornino al ruolo ordinario".

VERTICE. Al centro della discussione tra Barca e Chiodi, gli strumenti messi in campo per la ricostruzione e le misure per il rilancio economico del territorio colpito dal sisma del 6 aprile 2009. Queste le cifre fornite da Chiodi: "Un miliardo e 379 milioni di euro disponibili in cassa su 3 miliardi e 704 milioni stanziati a febbraio 2010. Già erogati, dunque, 2 miliardi e 325 milioni. Per l’emergenza sono stati erogati 751,355 milioni, mentre per la ricostruzione pubblica e privata sono stati spesi 527,14 milioni. Dei 2 miliardi stanziati dalla Cassa depositi e prestiti è stata impegnata una somma pari a 1,046 miliardi, quindi il plafond disponibile è di 953,250 milioni".

POPOLAZIONE DOPO IL SISMA. "Ad aprile del 2009", questo il rapporto di Chiodi, "le persone rimaste senza casa erano 67.459; oggi 33.476 persone sono rientrate nelle proprie abitazioni, mentre 21.941 hanno un alloggio a carico dello Stato (Progetto Case, Map, affitti concordati e fondo immobiliare). I beneficiari del contributo di autonoma sistemazione (Cas) sono complessivamente 11.609, con una diminuzione del 58,2% rispetto a 3 anni fa. Le persone alloggiate negli alberghi (-95,2%) e presso la caserma della guardia di finanza dell’Aquila (- 87,5%) sono ormai 433".

RIMOZIONE MACERIE. Sul tavolo anche la questione della rimozione delle macerie derivanti dai crolli e dalle demolizioni di edifici pubblici e privati: "Solo nel mese di gennaio sono state rimosse oltre 20 mila tonnellate di macerie. Negli ultimi 4 mesi sono state trasportate 59 mila tonnellate. La media dei primi nove mesi del 2011 è di circa 6 mila tonnellate di macerie trasportate ogni mese, mentre negli ultimi quattro mesi la media è stata di circa 14 mila tonnellate, con un incremento del 139%. Si tratta di un risultato importante che incoraggia verso l’obiettivo del soggetto attuatore, Giuseppe Romano, che è quello di arrivare a trasportare 2 mila tonnellate di macerie al giorno".



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