Morì nella roulotte chiesto il processo

La loro storia aveva fatto in pochi muniti il giro dell’Italia: erano scampati al terremoto e per paura di altre scosse avevano deciso di dormire ancora nella roulotte pur avendo la casa agibile. Ma le esalazioni della stufa a gas erano state fatali per Alfonso Tursini, 64 anni, gestore di una pizzeria, ex gloria del rugby paganichese mentre era stata salvata in extremis la moglie Vincenzina Sorbo di 63 anni, ricoverata a lungo a Roma.
Ora su quella tragedia la Procura della Repubblica ha fatto un passo in avanti: il pm titolare dell’inchiesta, Simonetta Ciccarelli, ha chiesto il processo per l’unico indagato. Si tratta di Grazia Pelliccione, (assistita dall’avvocato Fabio Alessandroni) commerciante aquilana, che ha venduto la roulotte alla vittima. La donna è accusata di omicidio colposo e lesioni (in quanto anche la moglie di Tursini, che era nel camper, si era salvata, ma era stata anche ricoverata in ospedale in gravi condizioni). Il 6 marzo il Gup del Tribunale dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta avanzata dall’accusa e dalla famiglia della vittima, rappresentata dall’avvocato Luciano Bontempo, sulla scorta della perizia eseguita sulla stufa risultata difettosa. «Con una procedura di verifica e manutenzione della stufa si sarebbe potuto evitare l’irreparabile» aveva affermato il consulente del pm.
La tragedia che aveva sconvolto la popolosa frazione di Paganica si era verificata in via Madonna D’Appari, zona Peep, dove la coppia stava dormendo nella roulotte (acquistata da poco tempo, pagandola 5 mila euro), posteggiata davanti all’abitazione dichiarata agibile. Ma la paura delle conseguenze del sisma aveva indotto i coniugi a temporeggiare nel rientro. A fare il macabro rinvenimento era stato il figlio maggiore della coppia, Flavio, di 40 anni, che era stato allertato dalla sorella Marilisa di 26 anni, che non era riuscita a contattare i genitori. Nonostante i soccorsi tempestivi del personale del 118, dei carabinieri della stazione di Paganica e dei vigili del fuoco, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. La coppia, dopo una permanenza nel campo di accoglienza di Paganica (dopo i tragici accadimenti legati al terremoto del 6 aprile) aveva deciso di acquistare una roulotte usata sulla quale l’impianto di riscaldamento non sarebbe mai stato messo in funzione. Fatale per la coppia dunque la prima accensione della stufa.

   
   
   



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