La Collaborazione OPERA sulla misurazione della velocità dei neutrini

La Collaborazione OPERA, nel corso delle verifiche dei risultati sulla misura della velocità dei neutrini, ha identificato due effetti che potrebbero sostanzialmente influenzare i risultati riportati.
Il primo è legato all’oscillatore usato dal sistema di acquisizione dell’esperimento per associare un tempo agli eventi rilevati tra due sincronizzazioni successive col sistema GPS.
Il secondo riguarda la connessione del sistema di acquisizione stesso alla fibra ottica che porta il segnale di sincronizzazione GPS.
I due effetti possono modificare la misura del tempo di volo dei neutrini in senso opposto. Nel continuare le investigazioni in corso, la Collaborazione intende realizzare un’ulteriore misura della velocità dei neutrini appena un nuovo test con il fascio di neutrini “pulsato” sarà possibile nel corso del 2012. Un esteso rapporto scientifico sui risultati delle ultime investigazioni sarà presto disponibile per i competenti comitati scientifici ed enti finanziatori.
Lucia Votano, Direttore dei Laboratori del Gran Sasso, ha dichiarato: “Il sospetto principale ricade in un malfunzionamento nella ricezione, all’interno del sistema di acquisizione dati di Opera, del segnale temporale generato dal GPS trasmesso tramite fibra ottica.
Bisogna dare merito ad alcuni ricercatori dell’INFN di Opera di avere tenacemente seguito questo particolare indizio mediante verifiche che si sono concluse in questi giorni.
La parola finale sul valore della velocità dei neutrini potrà essere messa tra poco, quando riprenderà l’invio del fascio di neutrini verso il Laboratorio del Gran Sasso, dove, oltre ad Opera, altri esperimenti si sono attrezzati per ripetere la misura.
Tengo a precisare che il malfunzionamento sopra citato non si ripercuote in nessun modo sullo studio in modo diretto del fenomeno dell’oscillazione del neutrino, che rappresenta lo scopo scientifico principale dell’esperimento OPERA”.

 



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