FILETTO: paese abbandonato, come le altre 65 frazioni del Comune dell’Aquila.

FILETTO: paese abbandonato, come le altre 65 frazioni del Comune dell’Aquila.

 

- di Giovanni Altobelli -

 

Premessa.  Sono tanti anni che le frazioni del Comune dell’Aquila vengono abbandonate dalle varie amministrazioni di destra e di sinistra, le 66 frazioni del Comune non hanno lo stesso trattamento della città, molti ritardi nelle opere pubbliche, le frazioni stanno morendo inesorabilmente,  i politici e gli amministratori sono i veri responsabili,  per l’amministrazione esiste solo la città capoluogo. La gente che vive nei paesi è costretta ad accettare passivamente tutto l’andamento negativo che l’amministrazione offre.  Vivendo in un paese come Filetto quando le cose non vanno bene, bisogna lanciare solo “Un Grido d’allarme”,   le frazioni oltre alla diminuzione demografica, stanno morendo per l’inerzia delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 30 anni. Cerco di elencare alcuni problemi che riguardano la mia frazione: Filetto.  Prima di ogni cosa voglio parlare del nuovo cimitero: nei primi giorni di marzo 2022 si presentò a Filetto, il sindaco in persona a consegnare i lavori alla ditta appaltatrice di Casamari (Fr),  la quale in meno di due mesi, ha realizzato un muro di recinzione in tutto il perimetro,  passate le elezioni comunali è rimasto tutto abbandonato a se stesso,  la ditta è andata via, forse questo anche ad altri nuovi cimiteri?  “Non è stato realizzato ancora il parcheggio, il piccolo bagno e uno  sgabuzzino, non è stata messa la pietra addosso al muro,  e non vengono realizzati i nuovi loculi”.  Privati cittadini hanno sollecitato  al Comune Settore  OO. PP. e ai carabinieri perché il vecchio e nuovo cimitero era tutto aperto per l’intrusione di cinghiali, poi sono state messe delle sbarre di prevenzione. Insomma tutto è fermo e non vengono realizzati i nuovi loculi. Sono stati fatti vari progetti, non sappiamo ancora se i 242.00 Euro finanziati bastano alla definizione dell’opera.  Altro problema importante è la Fonte Vecchia del 1400 che è quasi crollata da tre anni, ha bisogno di riparazione, altrimenti se non si interviene con urgenza cade l’antica architrave. Il problema delle strade Comunali che mai  hanno avuto la minima manutenzione, dissestate dai nubifragi e frane, segnalate più volte al Comune Settore Opere Pubbliche, bisogna subito intervenire  soprattutto alla strada comunale Filetto-Bivio Monte Cristo dove dopo tanto tempo sono stati messi segnali di pericolo. Nella buona stagione in questa strada transitano:  “vetture, ciclisti, motociclisti, pastori, cacciatori e turisti in direzione di Campo Imperatore”.  La strada Filetto-Fonte la Spogna, segnalata già alla Gran Sasso Acqua e Comune,  dove si trovano lungo il percorso i sottoservizi: acqua, fogne, gas e nessuno interviene ad inviare ruspe o bob cat, i dirigenti della GSA rispondono che tutto va bene e non è una strada di loro competenza, ma al prossimo acquazzone verranno scoperti i tubi.   Altro problema è il seguente: in Via della Chiesa Vecchia dal febbraio 2020 sono rotte e fulminate lampade in sette punti luce, non vengono sostituite per la definizione della determina, inoltre non viene posizionato un faretto di illuminazione verso la chiesa della Madonna delle Grazie. Altro problema importante è l’ultra trentennale richiesta di allargamento della curva pericolosa di Via Fontebella che si innesta con la strada per Piani di Fugno – Campo Imperatore, dove già la Giunta Comunale con delibera n. 542 del 05/12/2014 per una somma di 15.000 Euro ancora non provvede ad un piccolo esproprio di circa 50 mq. per renderla efficiente per il transito automobilistico in montagna. Insomma i problemi sono tanti ma l’Amministrazione Comunale fa orecchie da mercante,  ma a soffrirne non è solo Filetto ma tutte le frazione del Comune dell’Aquila.  Conclusioni.  Con vivo rammarico, devo puntualizzare verso la stampa locale alla quale ho rilasciato il medesimo documento il 6 settembre u.s. e pubblicato nella cronaca dell’Aquila l’11/09/2022, dove definisce un cittadino “polemico verso la pubblica amministrazione”, personalmente ho riferito i reali fatti in cui versa la frazione, poiché è   senso di civiltà segnare un pericolo stradale o altro. Il pluralismo dell’informazione arricchisce la nostra società, non bisogna mettere il bavaglio alla bocca a chi dice la verità, la stampa deve parlare in positivo e in negativo, senza proteggere i vari potentati politici. Una volta i giornali davano voce ai cittadini e le cose andavano un po’ meglio. Aggiungo che ogni paese dovrebbe avere dei piccoli cronisti o informatori per riferire l’andamento  della vita pubblica nel bene e nel male, escludendo ogni orientamento politico e di parte.



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