Nobel per la Fisica, Zoccoli (INFN): “premiati studi con sviluppi e prospettive rivoluzionarie”

Il Premio Nobel per la Fisica 2022 è stato attribuito a Alain Aspect, John F. Clauser e Anton Zeilinger per i loro esperimenti sui fotoni entangled, stabilendo la violazione delle disuguaglianze di Bell e aprendo la strada alla scienza dell'informazione quantistica.

"È un Nobel che afferma la potenza della meccanica quantistica", commenta Antonio Zoccoli, presidente dell'INFN. "È un riconoscimento ad alcuni esperimenti pionieristici degli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, che per la prima volta sono riusciti a verificare alcune relazioni proposte da John Stewart Bellnel 1964, dette disuguaglianze di Bell, permettendo di eseguire un test sperimentale diretto della meccanica quantistica. Ciò che è derivato da questi esperimenti è la prova che la meccanica quantistica è una teoria completa, a differenza di quanto riteneva Albert Einstein, che con un suo lavoro del ’35, il famoso articolo in cui veniva introdotto il paradosso EPR, apriva la strada a questa linea di ricerca grazie a quello che allora era un esperimento puramente mentale. Gli esperimenti reali premiati oggi con il Nobel rappresentano non solo una verifica della meccanica quantistica, ma anche l’inizio di un filone di ricerca sull’informazione quantistica che negli anni recenti sta portando allo sviluppo delle tecnologie quantistiche, dalla crittografia quantistica al teletrasporto, ai computer quantistici. Questo Nobel viene attribuito a lavori di fisica fondamentale che hanno prodotto sviluppi applicativi dalle prospettive rivoluzionarie, mostrando ancora una volta come la ricerca pura sia motore di innovazione e all’origine dei cambi di paradigma”, conclude Zoccoli. 

Studi sulle disuguaglianze di Bell sono stati realizzati all’acceleratore Dafne ai Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN con l’esperimento Kloe che ha studiato, in particolare, la produzione di mesoni K entangled.

 



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