Oggi Berlusconi torna a L'Aquila

 Oggi berlusconi torna a L'Aquila, la visita, inizialmente programmata la scorsa settimana, è prevista dalle 10,30. Il premier arriva per illustrare l’ordinanza già firmata per il recupero delle case classificate in categoria E (inagibili), quelle che a causa del terremoto hanno subìto i maggiori danni strutturali. Stando all’ultimo rapporto della Protezione civile, si tratta del 25,4% degli edifici ispezionati. Vale a dire oltre 15.600 strutture. Le anticipazioni sull’ordinanza erano state fornite dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, dopo il vertice fra i Grandi del mondo. Bertolaso non era entrato nei particolari. Ai dettagli ci pensa oggi il presidente Silvio Berlusconi, sempre stando alle anticipazioni di Palazzo Chigi. Il Premier è quindi chiamato a dare risposte ai terremotati che hanno perso la casa. Domande e dubbi, infatti, precedono questa visita. Molti sfollati chiedono certezze sul percorso amministrativo della ricostruzione delle case, a cominciare da quelle non gravemente lesionate. Per tanti sfollati sta passando troppo tempo per il varo delle disposizioni attuative del provvedimento per la ristrutturazione delle abitazioni classificate A, B e C (agibili, temporaneamente inagibili e parzialmente inagibili).  Il meccanismo della ricostruzione leggera partirà attraverso i mutui che lo Stato contrarrà a nome dei cittadini, i quali poi potranno pagare le aziende che ristruttureranno le case. Grazie all’intervento del Comune è stato concordato con Berlusconi e Tremonti che non ci fosse ipoteca a carico dei cittadini, ma l’ordinanza ancora non c’è. Al Comune dell’Aquila sono arrivati 20 milioni. Ma Cialente sottolinea che «per ristrutturare le abitazioni per 10.000 famiglie della categoria A, tra 8-9mila di categoria B e circa 800 di categoria C, occorrono tra i 250 e i 300 milioni». Per Cialente ci sono «pericolosi ritardi dei provvedimenti mirati a far partire la ricostruzione».
 Lo stesso Cialente, oggi, dovrebbe incontrare il Premier. E si dovrebbe parlare anche della revoca dei benefici fiscali, che tantissimi malumori ha sollevato.



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