I Nuclei Cinofili Antiveleno in soccorso degli animali del territorio

Assergi 09/03/2012 - Mentre intensificano le azioni ispettive, dentro e fuori il perimetro dell’area protetta, le unità cinofile antiveleno del progetto LIFE “Antidoto” del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga dimostrano sempre più concretamente la loro efficacia ed importanza ambientale e sociale. Il più recente “successo”, questi straordinari cani giunti dall’Andalusia lo hanno ottenuto alcuni giorni fa, lungo il sentiero di Madonna Fore, alla periferia dell’Aquila.

Quella di Madonna Fore è una località da sempre frequentata dagli aquilani come “percorso salute” e per tranquille passeggiate all’aria aperta, spesso in compagnia dei propri amici a quattro zampe. Il luogo, inoltre, dopo il terremoto che ha devastato la città, rappresenta un punto d’incontro e un’occasione di svago per molti. Proprio in questo contesto, qualcuno ha voluto seminare morte e pericolo, lasciando lungo il sentiero letali esche avvelenate per colpire animali domestici e selvatici.

In seguito al caso di avvelenamento di un cane, scampato alla morte grazie alla tempestività del padrone e del veterinario, la ASL veterinaria dell’Aquila ha chiamato i Nuclei Cinofili Antiveleno di “Antidoto”, gestiti dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e dal CTA del Corpo Forestale dello Stato, affinché effettuassero un’ispezione sul posto. E’ stato così che Karma, uno dei cinque cani, ha prontamente rinvenuto la  carcassa di una volpe, risultata anch’essa avvelenata. A seguito del rinvenimento, l’azione coordinata dei Nuclei Cinofili, della ASL Veterinaria, del Comune dell’Aquila e dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, ha consentito di tabellare tutta la zona per segnalare il rischio del veleno per l’incolumità di uomini e animali e di avviare le indagini per l’individuazione del colpevole.

La Direzione del Parco ha espresso viva soddisfazione al riguardo, sottolineando come la dotazione delle unità cinofile, nell’ambito del progetto Life “Antidoto” cofinanziato dalla Comunità Europea, stia non soltanto ripagando pienamente dell’impegno profuso dai Servizi dell’Ente,  ma dando concreti risultati e successi, in termini di tutela e difesa degli animali selvatici e domestici e, in generale, dell’ambiente del Parco.

 



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