Sci, passione mondiale. I momenti più emozionanti dei Campionati di Roccaraso
Posted by Antonio Giampaoli | 2012-03-13 | Commenti: 3 | Letto 988167 volte
Il Medagliere
I concorrenti, in rappresentanza di decine di nazioni di tutti e cinque i continenti, si sono contesi gli ambiti allori della vittoria. Solo undici squadre però hanno potuto assaporare la gioia di salire sul podio. In particolare, la Norvegia ha dominato le gare conquistando ben 4 ori, 3 argenti e 1 bronzo. L'Italia si è dovuta accontentare di una medaglia d'argento ottenuta nel Team Event, il Parallelo a squadre disputato sulla Gran pista di Pizzalto, dove i colori azzurri erano rappresentati da Alex Zingerle, Giordano Ronci, Nicole Agnelli e Karoline Pichler.
I protagonisti
Da tutte le edizioni dei Mondiali Juniores vengono fuori i campioni degli anni successivi. E non potrebbe essere altrimenti. Chi saranno dunque i fuoriclasse tra qualche anno in Coppa del Mondo? Non è facile prevederlo da ora, in quanto non vi è logica scientifica tra i risultati di ora e quelli del futuro: lo stesso Tomba ha ricordato durante la Cerimonia di apertura che egli stesso giunse "solo" quarto ai Mondiali Juniores. Però è anche vero che un dato empirico c'è: l'albo d'oro dei campioni mondiali juniores è un serbatoio dei grandi protagonisti degli anni successivi. Pertanto è lecito immaginare che i mattatori di questo evento possano essere, tra qualche anno, i principali pretendenti ai titoli olimpici e mondiali in assoluto. Dedichiamo allora un ritratto ai tre grandi dominatori delle gare disputate sulle piste dell'Aremogna, di Pizzalto e di Monte Pratello e che vedremo di scena a Schladming per le finali di Coppa del Mondo.
Ragnhild Mowinckel (NOR)
Cominciare un Mondiale con un 4° posto, a un passo dal podio, può essere deleterio da un punto di vista emotivo. Per molti, ma non per Ragnhild: dopo lo sfortunato Slalom, la tenace norvegese ha vinto il Giigante, ha ottenuto il bronzo nel SuperG e ha dominato la Combinata. Il bottino più ricco è il suo: 2 ori e 1 bronzo.
Ryan Cochran-Siegle (USA)
Lo statunitense è un atleta navigato: ha già ottenuto punti in Coppa del Mondo ed è arrivato su queste montagne con la voglia di vincere. E così è stato: dopo essersi imposto nella Discesa Libera, ha stretto i denti nelle gare a lui meno congeniali per difendere la leadership in Combinata e ha addirittura fatto registrare il miglior tempo di manche nella seconda discesa dello Slalom. Torna oltreoceano con una valigia più pesante: dentro ci sono le due medaglie d'oro.
Henrik Kristoffersen (NOR)
Non è giovane, è giovanissimo. Classe '94, ha tenuto testa agli avversari più grandi di lui di due anni: è stato autore di una grande prova nel Gigante, vinto con tecnica e rabbia, e ha conseguito due medaglie d'argento, una nello Slalom e l'altra nella Combinata.
Le curiosità
Questa edizione dei Mondiali Juniores ha presentato delle particolari caratteristiche: queste gare non si erano mai svolte così a sud; per la prima volta le gare si sono disputate in tre diverse location (Aremogna, Pizzalto, Pratello); è stata la prima edizione dopo le Olimpiadi Giovanili di Innsbruck.
Tra il serio e il faceto la pluridecorata Ragnhild Mowinckel ha dichiarato: "Quasi quasi prenderò casa a Roccaraso, la mia carriera è decollata proprio qui". E visto l'apprezzamento che in questi giorni la bella scandinava ha mostrato per le piste e la neve, non è detto che non torni davvero a sciare sulle nevi che l'hanno incoronata principessa dello sci mondiale.
Le medaglie di legno hanno di per sé un gusto agrodolce: un buon piazzamento, ma senza riconoscimenti nell'albo d'oro. Se poi il podio sfuma per un solo centesimo di secondo, la rabbia diventa ancor più forte. Ebbene, strano gioco del fato, in questa edizione è successo per ben tre volte che il 4° classificato non abbia conquistato il bronzo per un solo centesimo. La prima volta nel Gigante femminile, quando la norvegese Kristine Gjelsten Haugen è arrivata di un soffio dietro alla francese Adeline Baud. Nel SuperG femminile è successo qualcosa di raro: cinque concorrenti in 7 centesimi. A farne le spese la svizzera Corinne Suter e l'austriaca Rosina Schneeberger, rispettivamente a 1 e 2 centesimi dal bronzo. Grande delusione altresì per Mathieu Faivre, anche perché il francese era uno dei favoriti della vigilia ed è giunto 4° in Discesa e 4° in Gigante a un centesimo dal croato Zan Kranjec ed è addirittura uscito in Slalom.
A proposito di quel Gigante, il tedesco Thomas Dressen è stato autore di un'impresa sportiva che ha dell'incredibile. 30° dopo la prima manche, è stato protagonista di una seconda discesa strepitosa che gli ha permesso di recuperare addirittura 29 posizioni. Solo Kristoffersen è stato imbattibile, ma comunque grande medaglia d'argento per la Germania!
Tuttavia l'aneddoto più bello di questi Mondiali ha visto protagonista l'allenatore norvegese Erik Vognild al termine del SuperG maschile, quando un giudice di porta ha comunicato la squalifica dello svizzero Nils Mani per aver inforcato una porta. A quel punto sarebbe salito sul podio il norvegese Kilde, ma l'allenatore scandinavo, mostrando al giudice un video registrato personalmente, ha mostrato la regolarità della prova di Mani. "Non mi interessa vincere senza un merito reale" ha dichiarato l'allenatore. Medaglia d'oro alla sportività, ripagata dalle successive otto medaglie vinte dai suoi atleti.
A chiusura della manifestazione, la bandiera della FIS è stata consegnata al delegato di Mont Sainte Anne - Le Massif de Charlevoix, località sciistica del Quebec, regione del Canada dove si svolgerà l'edizione del 2013.
L'album dei ricordi
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Colpo di reni | |
Un tuffo nella bambagia | |
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Questo è sport! | |
La medaglia al dente | |
Bimbi e solidarietà | |
Che pizza gli allenamenti! | |
Ghiaccio bollente | |
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51 orizzontale | |
Buttati ché è morbido! | |
Sci sincronizzato | |
Un abbraccio d'oro | |
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