Tentano di investire un ventenne

Uno studente albanese di 20 anni è stato prima insultato, poi pestato e colpito con un tirapugni e, infine, investito con l’auto da due connazionali, di cui uno minorenne, attualmente ricercati dalla polizia.
 I due, entrambi giovani e uno di loro anche minorenne, per i fatti che sono avvenuti in via Di Vincenzo, strada collaterale della centralissima viale Corrado IV, sono accusati di tentato omicidio, lesioni gravi e omissione di soccorso.
 Gli agenti della squadra mobile, coordinati dal dirigente Fabio Ciccimarra li hanno comunque individuati e hanno accertato che l’auto adoperata per investire il giovane era una Matiz grigia. Si tratta di un ventunenne albanese e di un connazionale nato nel 1994 e ancora minorenne.
 La prima aggressione c’è stata alle 19 nei pressi del parco giochi allestito nela zona di via Di Vincenzo. Su indicazione della centrale operativa gli agenti della Volante sono giunti in zona dopo che era stata segnalata la presenza d’una persona riversa in terra e con ferite sanguinanti al volto. Gli agenti hanno avuto modo di accertare che, poco prima, A. F., studente incensurato, mentre transitava su via Di Vincenzo era stato investito da un’autovettura di colore grigio che poi si allontanava velocemente facendo perdere le proprie tracce. Contestualmente ai primi soccorsi offerti dal personale del 118, il ferito ha avuto modo di precisare che ancor prima dell’investimento, mentre si trovava all’interno del parco giochi lì allestito, per futili motivi aveva avuto un litigio solo verbale con alcuni suoi connazionali e che trascorsa mezz’ora dalla discussione, era stato aggredito fisicamente da parte di uno di essi. L’aggressore, evidentemente non soddisfatto di come si era conclusa la discussione, una volta tornato al parco giochi, lo ha colpito al volto con un «tirapugni».
 Subito dopo, mentre ancora tentava di raggiungere un altro giovane partecipe all’aggressione, lo studente è stato investito da un’autovettura Daewoo Matiz, di colore grigio che, poi, si è allontanata velocemente facendo perdere le tracce. In ospedale i medici hanno diagnosticato allo studente un trauma contusivo rachide-cervicale, maxillo facciale arti inferiori e lesioni prodotte da violenza. La prognosi è di circa 15 giorni salvo complicazioni.
 Le indagini sono partite subito grazie alle testimonianze di molti giovani italiani e stranieri che erano in zona. In ragione delle informazioni da loro fornite e dallo stesso ragazzo picchiato gli agenti di polizia hanno immediatamente diffuso alle pattuglie una nota per rintracciare gli aggressori estedendo le ricerche al capoluogo di regione.
 Successivamente in considerazione di nuove informazioni a disposizione dei poliziotti della terza sezione della squadra mobile fornite loro da un gruppo di giovani albanesi e, macedoni, (già in passato indagati poiché responsabili di simili aggressioni e rissa a scopo di rapina) si è risaliti immediatamente all’identificazione del principale responsabile U.E., nato nel 1991, persona nota in questura per reati contro il patrimonio e la persona.
 Poco dopo in seguito a una ricognizione fotografica lo studente aggredito ha riconosciuto nel ventunenne albanese l’autore dell’aggressione e nel diciassettenne straniero, già accusato di reati la persona ed il patrimonio, l’altro ragazzo di sicuro presente al momento dell’aggressione.
 Intanto le indagini della polizia vanno avanti per rintracciare i due giovani che fino alla tarda nottata di ieri non erano trovati presso le rispettive abitazioni. Introvabile, ovviamente, anche l’auto di colore grigio di cui gli investigatori hanno accertato l’utilizzo per investimento e fuga da parte del ventunenne albanese e del suo amico.
 Questa mattina sarà trasmessa dalla polizia alla procura della Repubblica una informativa per segnalare le responsabilità penali dei due giovani.
 Gli investigatori non prendono sottogamba questa aggressione. Infatti i dati nelle loro mani confermano che episodi di questo genere sono molto frequenti in questi ultimi mesi. Si tratta di eventi che prima del terremoto erano molto rari e finora non si era mai arrivati ad accuse tanto pesanti quali il tentato omicidio.

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo