Roberta Gargano scrive al ministro Barca

Illustrissimo Ministro Fabrizio Barca,
Le scrivo con la speranza di poter contribuire alla riflessione sull’introduzione delle nuove modalità di affidamento dei lavori per la ricostruzione pesante della Città di L’Aquila.
Nella mia qualità di Presidente del Consorzio Obbligatorio di Proprietari denominato “Piazza della Prefettura”, primo Consorzio costituitosi spinto dalla voglia di ricominciare, sono all’incirca tre anni che combatto per difendere il nostro diritto alla Ricostruzione. Come Cittadini, proprietari di immobili nei centri storici e di immobili gravemente danneggiati, abbiamo seguito indicazioni, individuato problemi, proposto soluzioni, mostrato percorsi, sollecitato circolari, direttive ed ordinanze … ed eccoci, ancora oggi, a cercare di scongiurare una pericolosa ingiustizia nei nostri confronti. I temi proposti nella nuova ordinanza ci preoccupano, non tanto per le liste di ditte controllate o di numero dei preventivi da confrontare, quanto per l’assimilazione dei procedimenti alla gara pubblica.
In particolare ci sembra di poter escludere che per la ricostruzione privata si possa codificare il meccanismo del ribasso, con questo procedimento sarebbe difficile il controllo della congruità economica che viene fatto in base al prezziario regionale ed impossibile affrontare gli imprevisti (inevitabili nei palazzi storici) che oggi, invece, sono inseriti al 100% nelle clausole del contratto tipo, elaborato dalla Struttura Tecnica di Missione e dall’ANCE. Con il meccanismo del ribasso diventa impossibile, per noi Cittadini, controllare la qualità delle ditte che rispondono alle gare che, seppure da noi invitate, dovranno rendere comunque produttiva la loro offerta. Noi sappiamo, per aver provato e sperimentato nei nostri aggregati, che già le somme previste per il consolidamento ed il ripristino degli edifici storici e di pregio non sono sufficienti, cosa accadrà nella corsa all’offerta economicamente più conveniente?
La prego, Ministro, ci ascolti, non è possibile cambiare regole a percorso iniziato. Tanti Consorzi hanno affidato i lavori ed hanno già sostenuto delle spese per le indagini propedeutiche ai progetti definitivi; alcuni Consorzi, in cui non sono presenti edifici classificati E, hanno i progetti al vaglio della filiera ai sensi delle ordinanze vigenti anche se insistono nella perimetrazione soggetta al Piano di Ricostruzione; le “E” fuori dal centro storico stanno completando l’iter approvativo del contributo ed addirittura alcuni edifici singoli, classificati “E” e vincolati dalla Sovrintendenza, hanno già avuto il contributo definitivo. Davvero non vediamo come per alcuni Cittadini si possano applicare delle regole e per altri Cittadini regole diverse.
Certa della Sua attenzione e della bontà della Sua intenzione di semplificare ed accelerare l’iter della ricostruzione, colgo l’occasione per porgere i miei migliori saluti.

Roberta Gargano

 



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