INCENDI DEL PASSATO - di Giovanni Altobelli -

INCENDI DEL PASSATO

La nostra storia

- di Giovanni Altobelli -

Premessa. Nel passato 900 nei nostri paesi ci sono stati incendi di poca entità, alcuni di carattere dolosa, ma due avvenuti con innocenza di ragazzi, mai però ci sono stati incendi boschivi per mano dell’uomo. Ripercorrendo il percorso “La nostra storia” riguardo al paese di Filetto dell’Aquila posso raccontare brevemente “Gli incendi del passato”. L’anno 1950 verso la metà di ottobre giovani ragazzi nati dopo gli anni 40: (Gradito Alloggia – Ivo Marcocci – e Livio Damiani) per accendere una sigaretta da fu  mare insieme, vicino una vecchia casetta alla periferia sud del paese di Paolo Memmi detto Pauruccio prende fuoco paglia e fieno e brucia tutta la struttura, fu un caso di incoscienza di ragazzi all’epoca, ma le famiglie con tanta miseria dovettero ripagare tutti i danni al proprietario. Il 6 settembre 1963, venne bruciato il pagliaio di Gino Zinobile in Via della Fontevecchia. Erano i giorni che a Filetto si svolgeva la Festa della Madonna delle Grazie, la sera si doveva proiettare il film in Piazza della Chiesa, ma quel giorno l’operatore dall’Aquila non venne e la gente del paese rincasò presto. Verso le tre di notte il filettese Anselmo Cupillari cercava la sorella Rosalia Cupillari la sacrestana per far suonare le campane per dare l’allarme perché un incendio scoppiato nel pagliaio di Gino Zinobile lo stava distruggendo. Dai racconti della gente dopo un po’ di tempo si seppe che un cittadino di Camarda avrebbe agito per vendetta contro un altro cittadino di Filetto “Giovanni Marcocci detto di Amina” ma quella volta l’incendiario vendicatore aveva sbagliato pagliaio. Due anni dopo il 10 aprile 1965 lo stesso cittadino incendiario di Camarda fatte le dovute ricognizioni individuato bene il pagliaio in Via Castello durante la notte incendiò il pagliaio di Giovanni Marcocci non distante tanto dalla sua abitazione di Via Piazzetta Colletrone, arrivarono i Vigili del Fuoco ma tutto era andato in fumo.  Sempre dalle voci della gente del paese si venne a sapere che la vendetta era stata compiuta verso il Marcocci poiché avrebbero stretto un patto per alcuni lavori di aratura in cambio di fascine di paglia e soldi ma in seguito si creò un certo disaccordo e quindi avvenne la vendetta, anzi in precedenza il vendicatore incendiario, apertamente avrebbe espresso il suo pensiero con le seguenti parole “Te la faccio pagare?”  Dopo qualche mese dell’accaduto Giovanni Marcocci con moglie e figli emigrò in Australia raggiungendo la figlia maggiore, dimenticando il pagliaio incendiato a Filetto, l’incendiario venne scoperto dai carabinieri durante un interrogatorio per un processo penale dove era indiziato. Altri piccoli incendi sono avvenuti a Filetto fra gli anni 70/80, in quel periodo storico “fra risentimenti – ripicche – dispetti e vendette” avvengono incendi quasi per niente senza che ne venga scoperto l’autore, viene incendiata la porta di una piccola falegnameria, vengono bruciate le porte di due casette stalle di montagna a S. Eusanio di Filetto per ricovero ovini e un tentato incendio ad uno stazzo a Campo Imperatore.  Incendi dopo il 1980 a Filetto.  Il 3 ottobre 1985 in Via Fontebella va in fiamme un grosso fienile di proprietà di Dario Facchinei dopo la mezzanotte, arrivati i Vigili del Fuoco spengono il fuoco fino alla mattina ma vengono distrutti centinaia di quintali di foraggi. Il 23 settembre 1987 viene ripetuto l’incendio sempre in Via Fontebella al fienile di Dario Facchinei di circa 2000 balle fra fieno e paglia pari a un danno di 20 milioni di lire, ma ne lo stabile e ne i foraggi erano assicurati. Non si è mai saputo in paese chi fosse l’incendiario, forse voleva compiere una vendetta personale? Il 26 dicembre 2022, verso le ore 15,00 in località Madonna delle Grazie a Filetto inconsapevolmente alcuni bambini lanciando qualche petardo natalizio prende fuoco un deposito di 50 rotoballe di fieno di un allevatore locale, sono intervenuti i Vigili del Fuoco per domare l’incendio. Conclusione. Qui finisce la storia dei racconti degli incendi del passato. I ragazzi sono stati sempre perdonati per la loro innocenza, ma gli adulti che vigliaccamente per vendetta o per altro hanno compiuto tali atti sono sempre da condannare.  E’ meglio affrontare una persona e parlare in faccia, altrimenti sei proprio un vero piromane.



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