Il cortile di Celestino", all'Aquila quattro appuntamenti sul Perdono

Gemma Capra, vedova del commissario Luigi Calabresi, ucciso in un attentato terroristico il 17 marzo 1972, sarà all’Aquila il 31 maggio, al palazzetto dei Nobili, per presentare il suo libro “La crepa e la luce. Sulla strada del Perdono. La mia storia”. Si tratta di uno degli appuntamenti del programma “Il cortile di Celestino”, promosso dal Comune dell’Aquila d’intesa con l’Arcidiocesi, presentato stamani dall’assessore al Turismo e alla Promozione dell’immagine della città, Ersilia Lancia, alla presenza del vice sindaco Raffaele Daniele, in rappresentanza del sindaco Pierluigi Biondi (presente all’Auditorium per una delle manifestazioni legate al premio Borsellino) e di don Federico Palmerini, che ha portato il saluto dell’arcivescovo e del vescovo vicario dell’arcidiocesi dell’Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi e monsignor Antonio D’Angelo.

“Il cortile di Celestino” è una delle iniziative che la Municipalità dell’Aquila ha allestito in sinergia con la Curia in occasione dell’anno giubilare celestiniano, l’indulgenza plenaria concessa dal Papa Santo Celestino V con la Bolla del 29 settembre 1294, che, per volontà di Papa Francesco, primo Pontefice ad aprire la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio lo scorso 28 agosto, dura un anno anziché un giorno, fino al 28 agosto di quest’anno. L’amministrazione comunale del capoluogo d’Abruzzo sostiene l’Arcidiocesi in questo ambito, anche attraverso dei programmi che fanno capo all’assessorato al Turismo e che vede coinvolta anche la prima commissione del Consiglio comunale, rappresentata stamani dal presidente Livio Vittorini.

“Quella di Gemma Calabresi è una storia straordinaria di Perdono che parla alle coscienze e alla storia d'Italia – ha commentato l’assessore Lancia – un percorso partito mezzo secolo fa, quando il marito fu ucciso, che ha portato questa straordinaria donna e i suoi figli a evitare ogni tentazione di rabbia, rancore e vendetta e ad abbracciare l’idea del perdono”. ‘Il cortile di Celestino’ prevede altri tre appuntamenti. Venerdì 24 marzo, alle 18, all’auditorium del Parco, l’attore Giampiero Mancini porterà in scena “Lectura Dantis”, recitazione di 7 canti della Divina Commedia, in alternanza con momenti di musica e di danza. Due sacerdoti molto attivi sui social saranno invece protagonisti il 14 aprile e il 30 giugno. Nel primo caso, alle 18, a palazzetto dei Nobili, don Ambrogio Mazzai, molto seguito su un social in particolare, intratterrà il pubblico con delle riflessioni sul perdono, in una serata denominata “Upsy Daisy”, dal titolo del libro dello stesso don Mazzai. Nel secondo, tornerà all’Aquila, dopo essere stato presente alla Perdonanza 2021, don Alberto Ravagnani. Alle 18 del 30 giugno, all’auditorium del Parco, don Ravagnani – noto per essere molto vicino ai giovani, ai quali racconta la Chiesa soprattutto attraverso strumenti di comunicazione digitale, coinvolgendoli nelle sue iniziative di formazione e di eventi – parlerà sul tema “Fraternità, vivere da Dio”.

“Siamo davvero lieti di poter essere di supporto alla Curia in questo eccezionale anno giubilare – ha detto ancora l’assessore Lancia – che costituisce un’opportunità straordinaria per la nostra città e il nostro territori, anche in termini di immagine e di interesse”.

“Questo programma – ha fatto eco don Federico Palmerini – rappresenta un valore aggiunto alle iniziative messe in campo dall’arcidiocesi, che ha favorito l’arrivo all’Aquila di pellegrinaggi significativi e numerosi, come nel caso degli universitari di Roma, che, a novembre scorso, ha portato alla basilica di Collemaggio 1.500 tra studentesse e studenti”.

“Un’intuizione formidabile – ha dichiarato il vice sindaco Raffaele Daniele, parlando a proposito del Cortile di Celestino – il cortile è un luogo di incontro e di dialogo, ed è proprio questa la forza del programma proposto dall’assessore Lancia, che si richiama ai quei valori celestiniani di fratellanza e di confronto tra donne e uomini”.

 



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