NO ALL’IPOTESI DI UN PARCO EOLICO NEL DISTRETTO “TERRE DELLA BARONIA”

Assergi 29/03/2012 – Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, attraverso il suo Presidente, Arturo Diaconale, e il Comune di Santo Stefano di Sessanio, per bocca del primo cittadino Antonio D’Aloisio, respingono con fermezza l’ipotesi di realizzazione di un parco eolico nel distretto “Terre della Baronia”. Infatti, pur non ricadendo l’area interessata entro i confini del Parco, l’intervento dovrebbe sottostare a quanto previsto dal Decreto Legislativo 152 del 3 aprile 2006 recante “Norme in materia ambientale”, che all’articolo 23, comma “c”,  recita in buona sintesi che la procedura di valutazione d’impatto ambientale è applicabile anche ai progetti ricadenti in aree limitrofe al perimetro delle aree protette.

«Il parere dell’Ente Parco – riflette il Presidente Diaconale – viene di norma sentito dalla Regione Abruzzo ogni qualvolta si esaminino progetti del genere, spesso anche per opere oggettivamente distanti dai confini dell’area protetta. Ci auguriamo dunque che ciò avvenga anche in questo caso. E’ chiaro che un impianto eolico nell’area che sovrasta Santo Stefano di Sessanio avrebbe un effetto distruttivo sull’estetica del paesaggio, ma soprattutto sugli ecosistemi e sull’avifauna, nella quale, solo per fare un esempio, sono i grifoni, che frequentano l’area, spostandosi continuamente tra Campo Imperatore, il Sirente e il Velino».

«E’ un’ipotesi scellerata che vanificherebbe anni di impegno nello sviluppo dei nostri territori – aggiunge il Sindaco D’Aloisio – nei quali la scelta del turismo sostenibile è partita da lontano ed è frutto di una storica sinergia tra il Comune e l’Ente Parco. Grazie a una  rara e fortunata relazione tra pubblico e privato – racconta il Sindaco – il paese, per primo, ha realizzato un modello di riqualificazione, unico nel suo genere e vincolante anche per le generazioni a venire, in quanto ufficialmente ratificato in una “Carta dei Valori”».

La “Carta dei valori per Santo Stefano di Sessanio” fu firmata ad Assergi il 7 agosto 2002 dall’Ente Parco, dal Comune e dalla Società Sexantio che diede avvio al progetto di recupero del borgo, per essere ratificata dal Consiglio Direttivo del Parco con delibera del 12 settembre successivo, e stabilire così i criteri e le linee guida per ogni intervento futuro, nel borgo come nel paesaggio circostante, a salvaguardia di quella inusuale e piena integrazione tra paesaggio antropico e contesto naturale.

Oggi come allora, dunque, l’Ente Parco, il Comune di Stefano di Sessanio e con essi gli amministratori e gli operatori del Distretto “Terre della Baronia” , che compartecipano l’impegno per lo sviluppo dentro una logica di tutela ambientale, sono strettamenti uniti e coesi per difendere i loro gioielli ambientali e architettonici, mirabilmente incastonati tra i monti, da ogni possibile  rischio di manomissione.
 



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