UN’AQUILA NEL CIELO (06.04.2009)

UN’AQUILA NEL CIELO
(06.04.2009)


“Immane disastro s’abbatte
Nel freddo silenzio della notte”.

Vola un’Aquila smarrita,
nel corpo mutilata…nell’anima ferita,
con ampi cerchi, su ciò che era…,
più non è…ed a stento riconosce:
ha perduto l’orizzonte…!
Quale la mano sacrilega…beffarda,
ha violato il suo nido…,
fatto con sacrificio…sudore
e tanto amore?

Vola sgomenta sbattendo l’ali,
straziata dal dolore;
con grido disperato, quasi soffocato,
ricerca gli aquilotti…”99”;
un tempo le diedero la vita,
vola esausta…sfinita.

Vola con gli artigli insanguinati
Sul nido muto, irreale…,
cosa orrenda da vedere;
vola su pievi sperdute…,
su resti di famose cattedrali…,
vola su macerie e travi divelte,
vola sull’arte sfregiata…
sulla storia sfigurata

Vola come impazzita…,
in affannosa ricerca,
sull’assordante silenzio della morte,
nel mentre…un latrato, quasi umano,
s’ode in lontananza…,
è un segno di speranza?

Vola al chiaror dell’alba,
su costoni brulli,
su sentieri tortuosi,
tra creste nevose e picchi scoscesi,
più in alto…sempre più in alto,
fino a sfidar lo stallo.

Orgogliosa…indomita,
torna a volteggiare austera
su quei figli martoriati,
lacerati e fieri,
ma pronti…, pronti
ad affrontare il mistero
della durezza della vita…

E vola…vola verso il futuro!
“Immota manet”.
Ancor colpita da un destino vile,
sempre sarai forte…
e sarai gentile…

Angelo Acitelli



Condividi

    



Commenta L'Articolo