Maltrattamenti alla moglie un 61enne finisce davanti al giudice

Dal 2000 si sarebbe reso responsabile di una serie di maltrattamenti nei riguardi della moglie, costretta anche a dormire fuori casa o a rifugiarsi in casa del figlio. Ancora una volta la Procura della Repubblica si è trovata in questi giorni a dover mettere mano su una squallida storia di violenze all’interno delle mura domestiche. Nella fattispecie, ad essere accusato di queste gravi azioni è Paolo Cocciolone di 61 anni dell’Aquila che nei giorni scorsi è stato rinviato a giudizio dal Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella.
L’uomo, secondo le investigazioni portate avanti dalla sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica, dal 2000 avrebbe compiuto «una lunga serie di ingiurie e minacce» nei riguardi della moglie. Di più, Cocciolone, sempre secondo le indagini, avrebbe aggredito e percosso la donna, all’interno delle mura domestiche, costringendo la malcapitata «a dormire fuori dalla camera da letto o fuori della stessa abitazione e a rifugiarsi in una casa di legno di proprietà del figlio, priva tra l’altro dei servizi igienici». Litigi piuttosto burrascosi in cui la donna avrebbe in più occasioni chiesto l’aiuto dello stesso figlio per placare le ire dell’uomo. Ora Paolo Cocciolone, assistito dall’avvocato Fabio Alessandroni, dovrà sottoporsi al giudizio del Tribunale il 15 novembre. La parte offesa è assistita dall’avvocato Roberto Madama.


 



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