Tasse: Niente voto sulla proroga

 Salta il voto sugli emendamenti-tasse. Tra le proteste dei deputati abruzzesi per ora gli aquilani potranno contare solo sulla parola di Berlusconi.
 Ha prevalso la logica economica su quella politica e così è stato adottato il metodo del voto solo sugli emendamenti rispetto ai quali il governo aveva espresso parere favorevole. Di conseguenza non esiste atto scritto che conceda ai contribuenti aquilani una proroga della sospensione del pagamento delle tasse. Mantini annuncia una «lettera-appello a Gianni Letta», perché il sottosegretario alla presidenza del consiglio, «con la sensibilità che gli è propria da abruzzese e da uomo di Stato, intervenga per correggere la discriminazione nei confronti dei terremotati abruzzesi, costretti a pagare il 100 per 100 delle tasse». Per Mantini, la scelta del governo è «un atto irragionevole e offensivo, ma c’è ancora la possibilità di correggerla». Il parlamentare insiste «sulla soluzione proposta nel mio emendamento, il 50 per cento delle imposte in 36 rate, a partire dal 2012. È un po’ meno di quanto hanno avuto altri, ma almeno è il segno di un respiro fiscale che è necessario se si vuole che l’Aquila e i comuni terremotati tornino a vivere».
 



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