Il sindaco rassicura sulle casette

Nessun pericolo demolizione per le casette «fai da te» che molti cittadini hanno realizzato dopo il sisma. Il sindaco Massimo Cialente e l’assessore Roberto Riga rassicurano: «Si potranno mantenere fino a quando la propria abitazione non tornerà agibile».
 Con la delibera 58, approvata a un mese dal terremoto per venire incontro all’emergenza abitativa, il Comune ha autorizzato la costruzione di 1040 casette di legno provvisorie. In realtà, in seguito ai rilievi aerofotogrammetrici effettuati, ce ne sarebbero almeno altre 500 abusive, sparse sul territorio. E 150 sarebbero quello costruite in zone a rischio idrogeologico.
 Finora, sono state emesse 32 ordinanze di demolizione per le abitazioni realizzate senza alcuna autorizzazione. Su queste ordinanze pendono però ricorsi al Tar. A tre anni dalla delibera, comunque, non c’è il pericolo di una demolizione di massa. Il sindaco Massimo Cialente e l’assessore all’Urbanistica Roberto Riga, «dopo gli allarmismi e gli atti di terrorismo circolati nei giorni scorsi», vogliono tranquillizzare i cittadini: «Potranno vivere nei manufatti provvisori realizzati a proprie spese fino a quando la loro abitazione principale non tornerà agibile».
 Non solo. Per la casette costruite su aree edificabili, sin da ora si può chiedere la trasformazione da temporanee a definitive. Stesso discorso per quelle realizzate sulle aree a vincolo decaduto. «E per quanto riguarda le aree agricole», ha spiegato l’assessore Riga, «c’è l’articolo 70 della legge regionale sull’urbanistica che dà la possibilità di costruire, in caso di compatibilità urbanistica ed edilizia». Insomma, le casette «fai da te» sono quasi tutte salve. I proprietari dovranno pagarci l’Imu, l’imposta che sostituisce l’Ici. Per quelle edificate in zone a rischio idrogeologico, con pericolo di esondazione, si sta inoltre pensando alla realizzazione di vasche di contenimento, con una previsione di spesa di 50 milioni di euro.
 Nel frattempo, si procede con le verifiche sui manufatti costruiti senza rispettare alcuna autorizzazione: «Stiamo valutando caso per caso», ha concluso l’assessore Riga, «e per tutte le situazioni particolari i nostri uffici sono a disposizione dei cittadini che chiedono chiarimenti».

 



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