La rivolta della Fascia Tricolore

Tutti i sindaci del cratere, con il sindaco Cialente in primis, minacciano di riconsegnare la fascia tricolore al Presidente Napolitano. Aspettando il maxi-emendamento del governo sulle tasse, i sindaci scaldano i muscoli. All’invito rispondono una trentina sui 57 Comuni del cratere ma pare che siano tutti d’accordo, alla fine, sul gesto simbolico per chiedere la proroga dei pagamenti.
I sindaci, chi più chi meno, sono tutti arrabbiati. Da Rocca di Mezzo a Campotosto, da San Pio delle Camere a Lucoli. Tasse, centri storici da ricostruire, assegnazione dei contributi, economia che langue. Nella sala dell’associazione costruttori si tenta di mettere insieme amministratori di destra e di sinistra alle prese con gli stessi problemi. Il primo tra tutti: riprendere a pagare le tasse da gennaio 2010 «come se niente fosse successo», tuona Cialente che qui sembra il più arrabbiato di tutti. Chiamiamo lo stesso trattamento di Umbria e Marche e facciamoci dire cos’ha funzionato da loro e cosa no. E prendiamo il meglio. Chiedo troppo?. Eppoi, stiamo attenti, perché adesso gli aquilani sono un po’ tutti come anestetizzati ma a settembre si sveglieranno e si renderanno conto che qui non è ripartito niente. Anzi. Allora, noi siamo stati buoni perché abbiamo salvato il G8 aderendo all’appello di Napolitano. Ci pensate, voi, a un Obama fermato dai miei vigili urbani? Non è successo niente e il merito è nostro che conosciamo la nostra gente. Ma adesso devono starci a sentire sennò qua tra un mesetto scoppia tutto



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