1000 posti letto per gli universitari

Mille posti letto da destinare agli studenti fuori sede dell'Università degli studi dell'Aquila. È il primo passo che Regione ed Ateneo hanno compiuto per tamponare l'emorragia di universitari iniziata inevitabilmente all'indomani del 6 aprile. Gli alloggi sono stati reperiti presso strutture pubbliche e private grazie all'impegno di associazioni di categoria e di sindaci di una decina di comuni  dell'aquilano «È un primo segnale che testimonia l'attenzione delle istituzioni nei confronti di una realtà importante e di prestigio quale l'Università dell'Aquila – ha detto il vice presidente vicario del Consiglio regionale Giorgio De Matteis –. Sono in corso le ricognizioni per reperire altri posti letto presso le seconde case, che però saranno liberate soltanto dopo l'estate, mentre è allo studio la stipula di convenzioni con i ristoratori per garantire ai giovani che torneranno a studiare all'Aquila le migliori condizioni possibili». Grazie all'interessamento dell'assessorato regionale ai trasporti, è previsto, il potenziamento delle corse dei mezzi pubblici  mentre relativamente ai prezzi di affitto delle stanze Giorgio De Matteis ha assicurato che saranno «più bassi, dimezzati, rispetto a quelli che venivano attuati, sempre dietro stipula di contratti regolari, all'Aquila. Su circa quattordicimila studenti fuori sede, ottomila hanno manifestato l'intenzione di tornare a studiare nel capoluogo d'Abruzzo. Cercheremo di reperire alloggi per tutti, coinvolgendo anche altre amministrazioni comunali.



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