BALLOTTAGGIO: INTESE POCHE... VELENI TANTI!!!

Stretta finale nelle strategie e alleanze per il ballottaggio tra Massimo Cialente e Giorgio De Matteis.

Il Pdl ha confermato di voler sostenere il candidato sindaco Giorgio De Matteis ma il candidato sindaco Pierluigi Properzi, lascia ai suoi elettori libertà di coscienza nell'urna. Un passo dettato dal comportamento dei vertici del Popolo delle libertà che non hanno minimamente coinvolto l'urbanista in vista del secondo turno delle elezioni, tenendolo all'oscuro delle decisioni che in un modo o nell'altro segneranno un passaggio decisivo nel proseguo della vita politica e amministrativa del capoluogo.  Enrico Verini apre all'intesa con Massimo Cialente in vista del ballottaggio delle elezioni amministrative dell'Aquila. In una nota, il candidato sindaco di Fli, che al primo turno ha incassato il 2,6% di consenso personale e il 3,7% sulla lista, scrive: "L'apertura di Cialente verso tutti i candidati sindaco rappresenta senza dubbio uno spunto positivo, esattamente in linea con la necessità, in questa città, di un governo di unità, unico strumento per affrontare la difficilissima situazione che vive L'Aquila". In caso di apparentamento Verini rientrerebbe in Consiglio comunale e potrebbe spuntare anche un seggio per Luigi Faccia, il primo degli eletti di Fli con 324 voti. L'ipotesi ha suscitato alcuni mal di pancia dentro al partito finiano, con il coordinatore comunale, Stefano Morelli, che ha minacciato di dimettersi in caso di accordo con il centrosinistra, una posizione elogiata da Corrado Ruggeri, responsabile cittadino dell'Mpa, e candidato nella lista, che insieme ad altre sei ha sostenuto Giorgio De Matteis. "È da elogiare la posizione del giovane coordinatore comunale del Fli, Stefano Morelli. Conosco Stefano fin da bambino. Da sempre ha fatto parte dell’area cattolica moderata anticomunista. Vedere oggi il suo partito, quel Fli fondato da Gianfranco Fini, delfino di Giorgio Almirante, ex leader di Alleanza nazionale, espressione da anni della destra moderata, sul filo dell’apparentamento con il partito della Rifondazione comunista, dei Comunisti italiani e di Sel, insomma la fotografia di Vasto spostata all’estrema sinistra, lo far sta male". "E tutto questo - aggiunge Ruggeri - per poter strappare qualche poltrona per il suo candidato sindaco". "Bravo Stefano - lo esorta Ruggeri - sii coerente, la dignità non va sacrificata neanche con la più comoda delle posizioni, figuriamoci con un traballante sgabello". "Mi auguro comunque - conclude Ruggeri - che i vertici del partito e il candidato sindaco abbiano uno scatto di orgoglio e rientrino nella loro naturale area di appartenenza". Vincenzo Vittorini, candidato sindaco di L'Aquila che vogliamo al primo turno, si chiama fuori da ogni tipo di logica elettoralistica e, sostanzialmente, invita i suoi a non recarsi alle urne. Nessuno dei due competitor in lizza, Massimo Cialente e Giorgio De Matteis, sembra convincere il movimento ed il medico aquilano che sibillinamente afferma che "L'Aquila che vogliamo non si apparenta con nessuno e non andrà a votare".

È questa la posizione ufficiale di Vincenzo Vittorini nella partita politica del ballottaggio che si gioca in questi giorni con quelle che, nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina, ha definito “compravendite” e “scambi di favori e favoretti”, meccanismi dai quali il suo movimento si tira fuori.

“I due candidati rappresentano il vecchio sistema politico, basato su clientelismo e gli affarismi - ha dichiarato - non c’è nessun volto nuovo e nessuno ha un vero progetto per la città. Per questo motivo Lcv non vota al ballottaggio”. Il no di Vittorini è anche diretto a possibili offerte di cariche politiche. “Sui giornali si parla di un posto da vicesindaco. Noi non siamo come il vento. Non si può vendere quello in cui si crede per una poltrona”. La scelta di non apparentarsi con nessuno elimina di fatto la possibilità per Vittorini di entrare in Consiglio comunale, anche se dalle sue parole sembra ancora prendere in considerazione questa eventualità. “Se dovessimo entrare - ha detto - saremo una forza di minoranza e porteremo avanti le nostre idee con progetti e obiettivi certi”.
 



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