Palloncini per inaugurare il Frutteto del ricordo Onna, piantati 40 alberi in onore delle vittime

I palloncini colorati a forma di cuore sono già protesi verso il cielo, cullati da un vento leggero. 40 pallonicini, legati a 40 alberelli che hanno voglia di crescere. Sono 40 anche i nomi che vengono sussurrati, prima che ciascun palloncino prenda il volo. Il frutteto del ricordo, inaugurato ieri a Onna in via delle Massale, è il luogo della memoria, del dolore e della speranza. Ogni albero rappresenta idealmente chi non c’è più, chi quella notte è stato strappato alla vita. Ma ora ci sono radici difficili da strappare, che di anno in anno daranno forza alla pianta e la ricopriranno di frutti.
 L’iniziativa del circolo culturale «Il Cespo» voluta dal caporedattore del Centro Giustino Parisse, è un dono all’intera comunità di Onna, duramente colpita dal terremoto del 6 aprile 2009.
 Lo ricordano, durante i loro interventi, il vescovo ausiliare Giovanni D’Ercole, chiamato a benedire il frutteto, il prefetto Giovanna Maria Iurato, il presidente della Onna onlus Franco Papola e il presidente della pro-loco di Onna Vincenzo Angelone.
 A pochi passi dal frutteto, c’è la biblioteca «Domenico e Maria Paola Parisse», dove sono conservati oltre seimila libri e le carte d’archivio sulla storia di Onna negli ultimi 40 anni, insieme ad una piccola mostra di cultura materiale.
 Durante la toccante cerimonia di inaugurazione, sulle note del silenzio suonate da un giovanissimo trombettista, Giustino Parisse legge due poesie, custodite in un vecchio quaderno ritrovato tra le macerie: le ha scritte Maria Gabriella Paolucci.
Nel frutteto c’è anche un albero con il suo nome. E le sue parole di 25 anni prima sono profetiche: «La morte...e a quelli che restano la voglia di vendicarla, la voglia di lottare».

(Da Il Centro)



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