Incidente sul Gran Sasso, soccorsi e polemiche...

Un escursionista romano, F.V. di 63 anni, che lavora per conto di una ditta di Milano, è caduto e si è ferito sul Gran Sasso ma è stato recuperato e ora è in ospedale in condizioni non gravi.
 Sul posto sono intervenuti gli uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza e dell’Esercito, mentre solo due ore più tardi è stato allertato anche il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas); impossibile l’intervento dell’elicottero del 118, in quanto era impegnato in altre operazioni di soccorso. E’ stato adoperato, dunque, un elicottero dei vigili del fuoco.
 L’uomo era sul Gran Sasso insieme alla moglie, anche lei romana. Secondo quanto riferito dal Cnsas l’escursionista ha riportato la frattura della spalla e ha battuto la testa, quindi le sue condizioni andranno monitorate nelle prossime ore in ospedale ma la situazione clinica è sotto controllo.
 Le modalità dei soccorsi sono state fonte di polemica. «Si continua a giocare sulla pelle delle persone, mettendo davanti a tutto i colori delle divise invece dell’incolumità delle persone». E’ la denuncia del delegato regionale del Corpo Nazionale Soccorso alpino e speleologico (Cnsas), Antonio Crocetta, che lamenta il mancato rispetto da parte delle istituzioni preposte delle procedure di allerta sugli interventi di soccorso in montagna.
 «Noi» spiega Crocetta «siamo stati avvertiti per ultimi, anzi, siamo venuti a conoscenza di un intervento in montagna per caso e abbiamo dovuto chiamare noi prima il 118 e poi la Prefettura dell’Aquila per avere contezza di quello che stava succedendo. Non è la prima volta che il Cnsas viene messo da parte, salvo poi interpellarci se qualcosa va storto, mentre ricordo a tutti, 118, 117 e Prefettura, che siamo gli unici a poter fare il soccorso medicalizzato e ad essere stati incaricati da una legge dello Stato al coordinamento di un qualsiasi intervento in montagna».
«Mi sento in dovere di denunciare queste cose» aggiunge «perché alcuni pensano solo ad apparire e per puro protagonismo mettono in serio pericolo la vita delle persone da soccorrere». Nell’episodio specifico, riferito al soccorso odierno sul Gran Sasso, Crocetta contesta l’operato del 118, che ha allertato prima il suo elisoccorso, non disponibile per l’intervento, poi il 117 «che ha mezzi limitati per il soccorso alpino», infine «addirittura hanno chiamato i vigili del fuoco di Roma, facendo tutto di testa loro, mentre esistono delle procedure precise da rispettare».
 «Anche il 117 non ci ha chiamato» ha ancora sottolineato «e neanche la Prefettura, tutti soggetti che sarebbero obbligati a informarci appena ricevono la segnalazione di qualche problema in montagna».

 
 



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