C'era accordo pre-elettorale sulle poltrone: vice presidenza del centro turistico a Luigi Faccia

Esisteva un 'accordo politico tra il Partito democratico e Fli per le elezioni amministrative dell'Aquila. Lo si dedurrebbe da una email inviata da  Massimo Cialente al coordinatore regionale di Futuro e libertà Daniele Toto, nella quale il sindaco scrive di non poter perseguire la strada dell'apparentamento formale con Enrico Verini, per l'opposizione di tre liste del centrosinistra, ma assicura l'impegno di offrire tre "posizioni" a Fli: "una presidenza di azienda ad Enrico; immediatamente la vice presidenza del centro turistico a Faccia (Luigi, ndr), e successivamente, sempre a Faccia, la vice presidenza della Gran Sasso Acqua".
Un altro documento, titolato "Protocollo di intesa per la rinascita dell'Aquila", presumibilmente redatto precedentemente al primo turno, e sottoscritto dai coordinatori regionali di Fli, Toto, e del Pd, Silvio Paolucci, contiene invece l'accordo tra i due partiti, in base al quale al gruppo di Futuro e libertà, in caso di vittoria di Cialente e anche senza apparentamenti, sarebbero andati l'assessorato al "Sociale, assistenza alla popolazione, gestione e reperimento dei fondi europei, rapporti con l'Ue, gestione dei bandi del 'de minimis'", la presidenza della spa Afm, un membro in Cda nella società Asm e un altro nel Cda dell'ex Onpi, la presidenza del collegio dei revisori dei conti di società Ama e un membro del Sed. Da entrambi i documenti sembra trasparire una certa accuratezza nella valutazione dei compensi delle varie poltrone da spartire. Nell'email, a proposito della vice presidenza della Gran Sasso Acqua, si parla di "postazione molto ambita perchè con retribuzione superiore a quella di un assessore comunale". Mentre nel "Protocollo di intesa", ci si accorda su un "membro di staff esterno da mettere a disposizione dell'assessore con la possibilità di trasformazione di più contratti part time dello stesso importo". Il sindaco conferma di aver scritto l'email a Daniele Toto nel tentativo di raggiungere un accordo. Cialente spiega che si voleva chiudere un apparentamento formale su "l'unico punto programmatico: la fine del commissariamento". "Toto era d'accordo - aggiunge il sindaco - ma Verini si è opposto, quindi l'accordo è saltato".


 



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