Gemellaggio tra le sezioni donatori di sangue di Paganica e Grassano (MT)

Sabato 2 giugno, circa un centinaio di donatori di sangue della sezione VAS di Paganica, (AQ) saranno a Grassano (MT) per il gemellaggio con la locale sezione Fidas Grassano. Alcune analogie con questa cittadina, e i rapporti della nostra dirigenza con il vicepresidente nazionale della Fidas, Antonio Bronzino, grassanese, il quale in sintonia con il presidente nazionale Aldo Ozino Caligaris, si sono impegnati affinché il VAS Aquilano potesse ripartire dopo il disastro del terremoto del 6 aprile 2009, hanno ispirato questo rapporto di amicizia fraterna, uniti dallo stesso intendo: il dono del proprio sangue. Grazie agli aiuti ricevuti, e al senso civico e di responsabilità di tutti i donatori, oggi il centro trasfusionale dell’Aquila, è tornato all’autosufficienza. La nostra sezione, dopo quella dell’Aquila, è la più numerosa nel nostro comprensorio, sia come donatori (circa 500) sia come donazioni annue (circa 800), tanto che nell’estate del 2004, la Regione Abruzzo commissionò a un gruppo di studiosi nel campo della trasfusione del sangue della Croce Rossa Italiana, uno studio specifico sulla Sezione Donatori di Sangue di Paganica per individuare le motivazioni che inducono i cittadini del nostro paese alla donazione, in modo così corposo. Così fu somministrato un test a un settimo dei donatori, individuando in tal modo un gruppo statisticamente rappresentativo dell’intera popolazione dei donatori, con l’obiettivo di rilevare il “profilo psicodiagnostico”. Dai dati emersi, dichiarati dagli esperti, la Sezione Donatori di Sangue di Paganica è risultata essere, un’eccezione nella realtà trasfusionale italiana, con un indice di donazione,  pari al 73,23 per mille, mentre la media italiana è del 37 per mille. Nel 1980 anche Grassano fu colpito dal terremoto dell’Irpinia, fu in quella circostanza, che, dopo lo “storico grido” del compianto Presidente Sandro Pertini, sia nel segnalare ritardi e insufficienze nei soccorsi, sia per richiamare tutti ad un maggior senso di solidarietà, ivi incluso il dovere civico del dono del proprio sangue, per la cura dei tanti feriti, fece sì, che un gruppo di grassanesi, sensibili anche al problema della propria comunità, verso il dramma che vivevano alcune famiglie, per i loro bambini affetti da “anemia mediterranea”, decisero di costituire la Sezione Fidas di Grassano.   Nel dopo terremoto dell’Aquila, i donatori della sezione di Grassano hanno ospitato per una settimana, un centinaio di ragazzi figli di donatori di sangue Aquilani, con i quali poi sono rimaste delle amicizie con i loro coetanei grassanesi. Questo paese oggi conta 5.500 abitanti ma che fino agli anni 60 ne contava circa 9.000, è noto per aver ospitato, nel 1935 durante il Ventennio fascista, Carlo Levi, condannato al confino. Durante la sua detenzione a Grassano, dipinse una settantina di tele che oggi si trovano nelle migliori pinacoteche italiane, il paesaggio del luogo gli ispirò il famoso romanzo autobiografico, “Cristo si è fermato a Eboli”  L’occasione del gemellaggio, sarà motivo nella domenica del 3 giugno, di visitare “I Sassi di Matera” divenuti Patrimonio dell’Unesco dal 1993, essi costituiscono il centro storico di Matera e rappresentano un ecosistema urbano straordinario capace di perpetuare dal più lontano passato preistorico, i modi di abitare nelle caverne fino all’era moderna.
 



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