«Prostitute risarcite: una sentenza rivoluzionaria»

Diciassette ragazze nigeriane hanno deciso di denunciare i loro aguzzini, ottenendo dal tribunale i beni che i loro sfruttatori (che avevano due cellule anche a Martinsicuro) avevano accumulato negli anni. Ad anticiparlo sull’Espresso è Roberto Saviano, autore di Gomorra. Ragazze che «hanno visto riconosciuti i propri diritti dalla Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila», scrive Saviano, che racconta di Isoke, una ragazza africana di 33 anni «arrivata in Italia sognando un lavoro, invece le mafie nigeriana e italiana l'hanno obbligata a prostituirsi». Isoke ha deciso di denunciare. La ragazza ha raccontato al giornalista dell’Espresso che 17 donne nigeriane, «costrette a prostituirsi in Abruzzo, hanno denunciato chi le costringeva alla strada e hanno visto riconosciuti i propri diritti. I giudici hanno risarcito ogni vittima con 50mila euro di provvisionale immediata e hanno preso una decisione rivoluzionaria. Hanno revocato la confisca dei beni sequestrati agli imputati - proventi dello sfruttamento - e li hanno resi disponibili per risarcire le donne. I soldi tolti ai trafficanti», conclude Saviano, «andranno alle vittime».

 



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