Arrestato dai carabinieri mentre cerca di rivendere un fucile rubato

Aveva pensato di ricavare poche centinaia di euro da quel fucile rubato all’interno di un’abitazione di Barete, inagibile a seguito del sisma. E per questo motivo si era rivolto a un coetaneo proponendogli la vendita dell’arma o, in alternativa, che gli venisse indicato un acquirente interessato. Finisce in manette per detenzione e porto illegale di arma comune da sparo un 23enne originario del Nicaragua ma da tempo residente in città. Quando il giovane ha contattato un suo conoscente per proporgli l’affare, quest’ultimo, intimorito dal fatto che l’arma era rubata, si è rivolto ai carabinieri della stazione dell’Aquila guidata dal comandante Maurizio Facchini. È scattata, così, la trappola. All’appuntamento col venditore si sono presentati due carabinieri in borghese i quali, dopo aver contrattato con il giovane il prezzo di acquisto, si sono fatti condurre da quest’ultimo nel luogo dove il fucile era nascosto, il garage di un condominio di Pettino. Qui, dopo aver verificato che l’arma, un fucile da caccia, fosse vera e funzionante, i militari si sono qualificati e, accertato che era rubata, hanno arrestato il giovane, che ha avuto i domiciliari. Il proprietario dell’arma, che non si era ancora accorto della sparizione dalla casa inagibile, è stato denunciato per omessa custodia di armi.

 



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