Donna investita e uccisa a San Giacomo il rumeno resta in carcere

Niklai Sorbu, il romeno di 35 anni che martedì sera ha travolto e ucciso una donna a San Giacomo, resta in carcere. Lo ha deciso ieri il Gip del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, al termine dell’interrogatorio dell’arrestato (in fermo di polizia perché indiziato di reato) avvenuto nel carcere aquilano. In realtà doveva essere presente anche il pm titolare dell’inchiesta, Simonetta Ciccarelli, che ha preferito mandare al giudice le proprie considerazioni scritte con le quali ha insistito nella misura cautelare per il pericolo di fuga dell’indiziato, accusato della morte di Anna Ciuffetelli, dipendente della segreteria della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università. L’indagato ha risposto alle domande formulate dal giudice, sostenendo di non essere fuggito, di essere stato lui a far scattare la macchina dei soccorsi e di non aver mai avuto intenzione di abbandonare l’Italia. L’avvocato Antonio Scipione, legale di fiducia del cittadino romeno, ha annunciato l’intenzione di presentare nei prossimi una istanza di revoca della misura cautelare, in ragione anche dello stato di salute dell’uomo, sposato e con due figli piccoli. L’uomo, stando all’avvocato ha dei problemi al fegato. Proprio ieri il fermato ha dovuto fare ricorso alle cure del personale medico del carcere di Preturo.
L’incidente mortale si era verificato lungo via San Giacomo all’altezza del ristorante «La Rupe». Nell’incidente (nel quale il romeno era ubriaco al volante e senza patente perché gli era stata ritirata) la Ciuffetelli è stata travolta e uccisa, mentre un’altra donna (in fase di discesa dalla sua auto) è rimasta seriamente ferita alle gambe.


 



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