Il presidente della Repubblica alla cerimonia per i 70 anni del Cern a Ginevra
Posted by Antonio Giampaoli | 2024-10-01 | Commenti: 0 | Letto 695 volte
Nell'esprimere apprezzamento per i risultati che il Centro Europeo di Ricerca Nucleare ha saputo conseguire in questi suoi primi settant'anni di vita, mi piace segnalare come il Cern abbia rappresentato un virtuoso esempio di cooperazione europea in una realtà globale segnata - anche in ambito scientifico - da potenze di scala infinitamente superiore ai nostri orizzonti nazionali", ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia per i 70 anni del Cern a Ginevra.
"Progredire significa impegno comune perché il Centro possa continuare ad esercitare il suo ruolo di eccellenza, contribuendo alla leadership europea in un settore chiave per l'autonomia strategica del Continente".
"Il Centro Europeo per la Ricerca Nucleare è sempre stato testimonianza della volontà di costruzione di un futuro comune, incompatibile con chi antepone la forza delle armi al dialogo e alle ragioni del diritto.
Costruire la pace attraverso la scienza, questa la vocazione del Cern, punto di riferimento mondiale nella ricerca sulle particelle elementari".
La Commissione europea nel suo prossimo mandato presenterà uno European Research Area Act e un nuovo European Innovation Act, ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nel suo intervento a Ginevra -, indicando la necessità di "concentrare" gli "sforzi sull'innovazione rivoluzionaria, come proposto dal rapporto Draghi". "Davanti alla corsa scientifica globale in corso, voglio che l'Europa cambi marcia. Per farlo, l'unità europea è la nostra risorsa più grande" e "voglio aumentare la spesa per la ricerca nel nostro prossimo bilancio, ma voglio anche rendere più facile accedere a questi finanziamenti", ha spiegato von der Leyen, elogiando "lo spirito" di collaborazione "del Cern, dove "tutte le scoperte sono aperte e vengono condivise con orgoglio con un'enorme rete di università, industrie e start-up". "Tutti i ricercatori europei dovrebbero essere in grado di accedere alla nostra infrastruttura di ricerca di livello mondiale, come i supercomputer. Deve essere più facile mettere in comune competenze e potenza di calcolo, senza confini e barriere artificiali - ha detto ancora la presidente -. L'economia europea prospera grazie alla libera circolazione di beni, talenti e capitali nel nostro mercato unico. È tempo di consentire finalmente la libera circolazione di conoscenza e scienza, in tutta Europa".
"Viviamo in tempi di crescente competizione geopolitica - ha detto ancora von der Leyen -. Siamo nel mezzo di una corsa globale per le tecnologie che plasmeranno il mondo di domani, dalla tecnologia pulita alla quantistica, dall'intelligenza artificiale alla fusione. E mentre l'Europa ospita più ricercatori sia degli Stati Uniti e della Cina, stiamo perdendo terreno in molti campi. E' tempo di invertire la tendenza, come fecero i fondatori del Cern 70 anni fa". "La nostra quota globale di domande di brevetto è stata dimezzata negli ultimi due decenni, dal 30% al 15%. Questo deve cambiare in meglio", ha evidenziato.
Mattarella: 'Apprezzamento pieno per il lavoro cruciale dell'Unhcr'
"Sono lieto di essere qui non solo per dialogare ma anche per rendere omaggio al lavoro che qui viene svolto perché è un punto cruciale, sempre di più, della vita internazionale - ha detto Mattarella visitando l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati a Ginevra -. Perché è un costante richiamo alla dimensione umana della convivenza internazionale. Agli elementi essenziali che compongono la comunità umana. L'apprezzamento per quello che fate è elevatissimo e, per quanto mi riguarda, assolutamente pieno". Poi salutando i funzionari italiani presenti ha ricordato come siano "una rappresentanza di primissimo livello" che "porta qui anche il contributo del nostro modo di pensare della volontà di pace del rispetto della vita umana".
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