Per l'emergenza neve di Febbraio, in Abruzzo «non arriverà un euro»

L’ Abruzzo ha rendicontato 22 milioni di euro di danni per la neve che a febbraio scorso ha imbiancato tutta la regione.

Ma il Governo ne ha stanziati appena 9… per tutte le regioni d’Italia. Oltre 300 enti locali, che durante l’emergenza si sono “attivati” su input del Governo e con il coordinamento della Protezione Civile Nazionale e Regionale, oggi corrono il rischio di non ottenere alcun ristoro delle spese sostenute durante la fase dell’emergenza.
Ne è certo l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianfranco Giuliante: «la spending review ha formalizzato il “default” degli Enti Locali abruzzesi, individuando in una cifra irrisoria rispetto a quanto documentato dalle Regioni italiane la spesa autorizzata come ristoro delle spese sostenute».
In totale ci sono 9 milioni di euro per tutte le regioni a fronte di una rendicontazione esponenzialmente superiore. Il solo Abruzzo ha rendicontato oltre 22 milioni di euro.
«Appare evidente», sottolinea Giuliante, «che autorizzare lo “zero virgola” non solo non consentirà di onorare i debiti contratti con le ditte precettate in somma urgenza (con tutte le conseguenti prevedibili azioni legali e un esponenziale aumento delle spese per gli Enti stessi), ma avrà anche effetto sul patto di stabilità negli enti locali mandando in dissesto gran parte dei comuni abruzzesi».
9 milioni, ovvero spiccioli rispetto alle spese e ai danni avuti. L’assessore chiede una risposta da parte degli enti locali Abruzzesi e chiede una mobilitazione bipartisan dei rappresentanti del territorio («parlamentari nazionali, consiglieri regionali e amministratori tutti»). Perché «laciare ora tutto sulle fragili spalle degli Enti locali è pura follia»!
Il 19 Luglio, era già stato fissato a Pescara un incontro con gli Enti Locali Abruzzesi per stabilire richieste su una -all’epoca della convocazione- previsione “nera”. L’appuntamento, che resta in calendario, offrirà lo spunto per articolare “azioni forti”.


 



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