La morte di un asino a Monte Portella

- di Sante Acitelli- Chi segue o ha letto qualche volta i miei “post” sa quanto ami gli asini e forse ricorderà di un post scritto sulla razza Cariovilli o Aquilana e di Lidia un’asina maculata bianca forse una delle ultime discendenti di questa razza ormai estinta; ne parlavo con mio cugino (anche lui Cifone come me) perché sua era Lidia e così mi disse di come morì Lidia, un ricordo che voglio dividere con chi avrà la pazienza  o la curiosità di leggere questo post.

“Ma tu pensa” mi diceva Cifone e mentre parlava gli occhi diventavano sempre più lucidi “un’asina nata e morta nello stesso posto, sopra a monte Portella; lì fu partorita e lì s’a morte; Lidia era un’asina che riusciva a partire da Assergi ed arrivare a Campo Imperatore senza mai fermarsi, senza mai diminuire l’andatura; era sempre davanti quando si cavalcava in gruppo e non voleva mai stare arrede a nisciune; s’a morte che tenea 35 anni e ancora teneva testa agli asini più giovani.”

Si ma come è morta Lidia?

“Quando era agosto, gli asini non avevano molto da lavorare ed allora si portavano alla montagna e lì si lasciavano, soli e liberi; erano loro a chiamarsi con il raglio, erano loro che creavano il gruppo per difendersi dai lupi, erano loro che salivano o scendevano di quota al variare del tempo; erano loro che trovavano le sorgenti per l’acqua. E Lidia era lì, sempre avanti a guidare il suo gruppo quando, un brutto giorno forse per andare all’abbeverata a fonte Portella, cadde o inciampò in una radice e si ruppe una zampa; patreme (mio padre n.d.r.) la trovò dopo diversi giorni, cercò di curarla, scese a valle e tornò con un veterinario ma non c’era più nulla da fare! Chissà quanto soffrì e per quanto tempo rimase in quelle condizioni ma, soprattutto, quanto resistette! La fine di quell’agonia? Si chiamò: coltello che le attraversò la gola!”


 

by Cifone
 


Guarda il video: "Bestie da Soma"

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