Centro turistico, Cialente a Di Cesare «Accuse senza criterio». Il battibecco continua..

Massimo Cialente ed Ettore Di Cesare sono ormai ai ferri corti. La polemica l’ha sollevata il consigliere di Appello per L’Aquila e riguarda i criteri del bando per selezionare gli organi societari del Centro turistico del Gran Sasso, società partecipata interamente dal Comune, caratterizzato, secondo Di Cesare, da «modalità sotterranee e clientelari, che nulla hanno a che fare con il merito e la buona amministrazione». In particolare è stata contestata la scadenza, ovvero sette giorni di tempo. Cialente ieri ha replicato: «Il consigliere Ettore Di Cesare non perde occasione per lanciare accuse gravissime. Parla di clientelismo, interessi privati e strane manovre economiche ma, probabilmente per pigrizia, non ha letto tutto l’articolo 2 votato dal Consiglio. Dalla mattina alla sera mi adopero affinché i nostri atti siano perfetti e in regola e, affinché la mia amministrazione sia trasparente e onesta. Non permetto a nessuno di giocare su questo, per la propria visibilità. Quando qualcuno ha palesato dubbi su qualche atto, io sono stato il primo ad inviarlo in procura». Il sindaco si sente diffamato: «È tutto in regola. I comma stabiliscono rispettivamente che “qualora le nomine o le assegnazioni debbano essere effettuate per cause diverse dalla scadenza ordinaria, il termine, di cui al comma 1, è abbreviato a dieci giorni”, e nel comma 6, “in caso di urgenza dovuta a circostanze non imputabili all’amministrazione, il termine di cui all’art.2 c. 2 lettera a) può essere ridotto a sette giorni”. L’urgenza in questo caso è dovuta all’approvazione del bilancio 2011 e alla situazione del consigliere di amministrazione dimissionario». Secondo il primo cittadino «con queste polemiche e insulti si vuole trovare lo scoop o peggio ancora visibilità inventando fatti. Non intendo più stare a questi giochi. Il fatto che io faccia il sindaco non da l’autorizzazione a nessuno di parlare in certi modi di me».


Dopo la replica del sindaco, il capogruppo di Appello per L'Aquila ha inviato una nota.

LA NOTA COMPLETA

Ho notizia che il Sindaco Cialente ha intenzione di sporgere querela nei miei confronti riguardo la nota di Appello per L'Aquila sull'avviso per le nomine al Centro Turistico del Gran Sasso dove lamentavamo che la data di scadenza per la presentazione delle candidature fosse di soli 7 giorni dalla data di pubblicazione dell'avviso.

Non parlo della querela, per quella ci vedremo eventualmente in tribunale.

Il Sindaco sul suo profilo Facebook afferma: “Il consigliere Di Cesare non perde occasione per lanciare accuse per me gravissime, quale clientelismo, intessi privati, strane manovre economiche ecc."

Non so dove il Sindaco abbia potuto leggere accuse di "interessi privati e strane manovre economiche", mai scritto nulla di tutto ciò.

Sul fatto che non perdo mai occasione ha ragione, ma per esercitare il dovere di controllo e di proposta. Dopo le elezioni sono state due le occasioni in cui siamo intervenuti verso l'Amministrazione: la prima sull'avviso per la Perdonanza, scadenza tre giorni dalla pubblicazione....il Sindaco ammise l'errore e prorogò la scadenza di una settimana. La seconda il 30 giugno per chiedere che venisse convocato un Consiglio comunale per discutere della legge sulla ricostruzione. Tutti oggi riconoscono il ritardo della convocazione.

Nel caso dell'avviso per il Centro Turistico il Sindaco cita il comma 6 dell'art. 2 dell'atto di indirizzo per giustificare la scadenza in soli 7 giorni. Questo il testo del comma:
“6. In caso d’urgenza dovuta a circostanze non imputabili all’Amministrazione, il termine di cui all’art. 2 c. 2 lett. a) può essere ridotto a 7 giorni.”
Prima di tutto c'è da osservare che nell'avviso non viene esplicitata la procedura di urgenza e quindi non ne vengono indicate le ragioni.

L'urgenza sarebbe dovuta al fatto che a fine mese c'é l'assemblea del Centro Turistico per approvare il bilancio 2011, manca un componente del CdA e occorre nominarlo.
Ma l'urgenza è effettivamente "dovuta a circostanze non imputabili all’Amministrazione"?

È dal 30 marzo 2012 che un componente del CdA, nonché vicepresidente, ha rassegnato le dimissioni. Quindi sono oltre tre mesi che l'Amministrazione deve procedere a una nuova designazione. Non da ieri quindi si sapeva che bisognava nominare un nuovo consigliere.

Si può affermare che ora si deve procedere con urgenza dovuta a "circostanze non imputabili all’Amministrazione"? Il fatto che da oltre tre mesi si deve procedere e non lo si è fatto è imputabile o no all'Amministrazione?
Perché non è stato fatto, per esempio, i primi giorni di giugno con procedura ordinaria magari dando 30 giorni di tempo per rispondere? Quali sono le circostanze "non imputabili all’Amministrazione" che lo hanno impedito? Mi piacerebbe ricevere delle risposte in merito.

Il mio opinabile pensiero è che per quella nomina non si è proceduto prima
perché potrebbe rientrare nel calderone degli incarichi contesi dalle varie forze della maggioranza. E i complessi equilibri si sono trovati da poco tempo, ecco perché solo oggi si può pubblicare l'avviso. Del resto che i posti nei CdA siano oggetto di trattative è provato dalla email di Cialente indirizzata all'on. Toto "io ho comunque deciso di dare tre postazioni a Fli: una presidenza di azienda ad Enrico; immediatamente la vice presidenza del centro turistico a Faccia, e successivamente, sempre a Faccia, la vice presidenza della Gran Sasso Acqua (postazione molto ambita perchè con retribuzione superiore a quella di un assessore comunale)".

Insomma pare di capire, ma forse sbaglio, che alcune nomine vengano decise ("io ho comunque deciso") ben prima della pubblicazione degli avvisi pubblici e dell'arrivo dei curricula e che i nominati, in alcuni casi, non siano affatto scelti in base a oggettive valutazioni delle qualità personali e professionali, dunque del merito.
Ma non lo dite in giro, rischiate di essere minacciati di querela.

Ora, al di là delle polemiche, quello che veramente mi sta a cuore è che le risorse pubbliche siano utilizzate, diversamente dal passato, nel miglior modo possibile.
E allora, caro Sindaco, si potrebbero rassicurare i cittadini se finalmente si attuassero delle misure di trasparenza, condizione necessaria per scegliere tra tanti candidati i migliori in base al merito.

Quattro semplici punti, attuabili facilmente e già utilizzati in molti comuni del nostro Paese:
- Avvisi con scadenza di almeno 30 giorni dalla data di pubblicazione.
- Criteri di valutazione chiari con punteggi assegnati ad ogni requisito: titolo di studio, esperienze professionali maturate, esperienze per il ruolo del candidato.
- Pubblicazione sul sito internet del Comune, il giorno successivo la data di scadenza, di tutti i curricula pervenuti.
- Pubblicazione dei risultati e dei punteggi analitici ricevuti da tutti quelli che hanno presentato la candidatura.

Soprattutto su questo si aspettano risposte, il resto sono chiacchiere.

Ettore Di Cesare



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