ItaliaViva a S. Stefano di Sessanio per raccontare l’Albergo Diffuso

ItaliaViva raggiunge S. Stefano di Sessanio e la prima espressione di “albergo diffuso”. Il viaggio di Prima Persona è passato ieri nel piccolo comune in provincia dell’Aquila. Gianni Pittella, presidente dell’associazione e vicepresidente dell’Unione Europea, si è confrontato con Daniele Kihlgren, ideatore del progetto Sextantio, e con il sindaco del paese, Antonio D’Aloisio. Nella suggestiva cornice dell’antico borgo medioevale è emerso un nuovo modello di sviluppo, basato sul rispetto della storia del Paese e della propria identità.
“A S. Stefano raccogliamo una testimonianza che ci dimostra come sia possibile allontanarsi da un sistema basato sulla cementificazione e sulla finanza. Siamo nell’Italia bella ed energica in cui crediamo e in cui ci rispecchiamo, quella che ha la capacità di sfidare il rischio e non lasciarsi intimorire”, ha dichiarato Pittella. “Raccogliamo una traccia, che intendiamo seguire. Noi di Prima Persona organizzeremo per questo una nuova iniziativa, in autunno, riprendendo il caso di S. Stefano per costruire un nuovo modello”, ha aggiunto il presidente dell’associazione.
La rinascita del borgo è stata opera di Daniele Kilghren, il giovane imprenditore che subito ha intuito le potenzialità di quel borgo abbandonato: “Non si tratta solo di restituire l’anima a un luogo. La cultura, a dispetto di ciò che comunemente si pensa, è anche produttiva”, ha sintetizzato Kilghren. Grazie al progetto di riqualificazione, infatti, il rapporto delle strutture ricettive è salito da 1 a 15. La disoccupazione nelle aree limitrofe è sceso a zero, mentre è cresciuto in maniera esponenziale il valore degli immobili. Il progetto è stato reso possibile anche dalla lungimiranza del sindaco di S. Stefano di Sessanio, Antonio D’Aloisio, presente all’appuntamento.
Il viaggio di Italia continua in Sicilia, con l’Impianto Archimede progettato da Carlo Rubbia e con Addiopizzo.


 



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