Tagli agli organici, gli «angeli del sisma» incrociano le braccia per un giorno

 I vigili del fuoco sciopereranno per l’intera giornata di domani, pur «garantendo alla popolazione gli interventi di soccorso tecnico urgente», contro il silenzio del Dipartimento che, a più di tre anni dal terremoto. dicono, «non ha messo a punto alcun provvedimento di potenziamento definitivo del comando locale». Così, i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Conapo, Confsal e Usb hanno deciso di proclamare una giornata di sciopero provinciale della categoria. «Fin dai mesi successivi al terremoto», spiegano i sindacalisti, «l'Amministrazione ha inviato all'Aquila qualche decina di colleghi per far fronte agli interventi connessi al sisma. Un organico che si è molto ridotto, infatti molti vigili del fuoco hanno ripreso servizio nei comandi d’appartenenza, e l'attività della Sala crisi provinciale ne ha risentito. A fatica si riesce a far fronte alle richieste dei cittadini». «Tra non molto la Sala crisi potrebbe essere chiusa», proseguono i sindacalisti. «Abbiamo chiesto più volte la proroga delle missioni temporanee in attesa di un provvedimento organico teso a potenziare definitivamente il comando dell'Aquila. Appelli rimasti inascoltati». Intanto, alcuni giorni fa, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco Conapo ha criticato il senatore aquilano Franco Marini per aver votato contro «il diritto dei vigili del fuoco di avere un aumento retributivo dello stipendio per coloro che sono rimasti menomati nel corso del servizio. Un’elargizione», si legge in una nota del sindacato, «che ammonta a una ventina di euro al mese»

 



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