PRESI DAL PANICO RIMANGONO BLOCCATI SUL GRAN SASSO, SALVATI DAL SOCCORSO ALPINO

Due giovani romani, un ragazzo e una ragazza, non attrezzati per escursioni in quota e probabilmente neppure esperti della zona, sono rimasti bloccati nel primo pomeriggio di ieri, nella fase di discesa dal Corno Grande, passando per la via «direttissima». Si trovavano a circa 2.800 metri di altezza, in località «Conca degli Invalidi» quando, perso il sentiero, sono arrivati in un ghiaione molto pericoloso rimanendo bloccati senza riuscire più ad andare né avanti, né indietro.
A essere stato preso da un attacco di panico, il ragazzo, mentre la compagna di escursione, che è riuscita a mantenere il sangue freddo, ha dato l’allarme. A prendere la richiesta di aiuto i carabinieri che consapevoli della presenza all’Aquila del soccorso alpino delle Fiamme gialle e dei volontari del Soccorso alpino e speleologico dell’Abruzzo (Cnsas) hanno girato la telefonata alla Finanza. Il maresciallo Paolo Passalacqua, comandante del Sagf, dopo essersi sincerato per telefono delle condizioni di salute dei due malcapitati li ha invitati a non muoversi. I due ragazzi sono stati raggiunti in poco tempo dai soccorritori presenti nella zona del Gran Sasso perché presa d’assalto il fine settimana da molti escursionisti. I due giovani escursionisti indossavano abiti decisamente inadatti al periodo e alla variabilità del tempo in montagna. Secondo i soccorritori i ragazzi hanno preso sotto gamba l’intenzione di effettuare un’escursione molto impegnativa che poteva avere risvolti ben più gravi. Una volta raggiunti a piedi, i due escursionisti sono stati riaccompagnati alla macchina, parcheggiata alla base di Campo Imperatore.

 



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