Il Cabibbo-Lab

Il Cabibbo-Lab è il centro di ricerca internazionale per la fisica fondamentale e applicata che occuperà un’area di circa 30 ettari nel campus dell’Università di Roma Tor Vergata. Proposto dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il progetto condurrà entro cinque anni alla costruzione dell'acceleratore SuperB, uno dei più significativi tra i 14 progetti bandieradel Piano di Ricerca Nazionale del MIUR, approvato dal CIPE. 

Prima macchina acceleratrice ideata per soddisfare allo stesso tempo le esigenze della fisica fondamentale e di quella applicata,  SuperB è il cuore del Cabibbo-Lab: un tunnel sotterraneo di 1,2 km di circonferenza dove si scontreranno elettroni e positroni, con l’obiettivo di fare luce su alcuni dei più affascinanti interrogativi di fisica contemporanea e rendere disponibili allo stesso tempo sorgenti di luce con caratteristiche tali da permettere di studiare la materia organica e le nanostrutture. 

In perfetta sinergia con l’acceleratore LHC del Cern di Ginevra, il progetto SuperB si appresta ad affrontare una nuova frontiera della fisica sperimentale delle alte energie, aumentando a livelli senza precedenti l’intensità delle collisioni tra le particelle accelerate e garantendo in questo modo la produzione di fenomeni fisici rarissimi e ancora inesplorati. SuperB permetterà così lo studio dei meccanismi che hanno prodotto la scomparsa dell’antimateria poco dopo il Big Bang e le forze che tengono uniti i componenti fondamentali della materia.

A lato degli obiettivi di fisica fondamentale, da subito un’ampia comunità scientifica interdisciplinare, italiana e internazionale beneficerà della possibilità di utilizzare la luce di sincrotrone emessa dagli elettroni nell’acceleratore. Si tratta di fasci di luce con caratteristiche uniche per coerenza e collimazione, tali da consentire di visualizzare strutture biologiche o inorganiche a una risoluzione mai raggiunta, e di scattare delle “microistantanee” dei processi biochimici in atto. Offrendo una storica occasione di incontro di importanti comunità internazionali di ricerca, SuperB renderà disponibili nuove tecnologie e avanzati strumenti di sperimentazione alle ricerche di fisica della materia, biologia, nanotecnologie e biomedicina.

Biografia di Nicola cabibbo

Nel 1958, dopo la laurea, Nicola Cabibbo inizia la sua carriera di ricerca presso l'Istituto Nazionale italiano di Fisica Nucleare (INFN). Questo primo passo di un'avventura scientifica senza interruzioni lo porterà negli anni '60 a Ginevra e di Berkeley. Cabibbo è stato presidente dell'INFN per nove anni, dal 1983 al 1992, e presidente di ENEA (Ente per le Energie Alternative) dal 1993 al 1998. In qualità di Presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha dato un impulso fondamentale per la crescita della fisica delle particelle in Italia e nel mondo. Sotto la sua direzione, è stata raggiunta nel campo delle astroparticelle una pietra miliare con la nascita dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso Nationali, vicino a L'Aquila. Nel 1993 è stato nominato capo della Pontificia Accademia delle Scienze. Cabibbo ha inoltre inesgnato a Princeton, Parigi, Chicago, New York, Syracuse, Aquila, Università di Roma La Sapienza e Tor Vergata. Dopo la sua morte nel 2011, l'Istituto Franklin lo ha insignito con la Medaglia Benjamin Franklin in Fisica.

 



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