Barbari antichi e Barbari moderni

I Barbari antichi all’indomani della realizzazione del traforo della Madonna D’Appari, riuniti nella Giunta comunale del 8 Aprile 1877, sotto la presidenza del Sindaco Bernardino Marchi e degli Assessori Giustino Visca, Giustino Moro, e Bartolomeo Panepucci.
Fra i vari punti all’ordine del giorno, la Giunta doveva deliberare sulla proposta del Sindaco di rivestire il traforo con pietra scalpellinata.
La Giunta in merito a questa proposta così deliberò:
Considerato che il traforo è stato praticato su pietra dura e che può presentemente transitarvisi senza pericolo di spossamento
Considerato inoltre che potrà questo Comune rivestirlo con pietra a martello da qui ad altri due anni, in epoca che la finanza verrà ristorata.
All'unanimità delibera:
Che venga ultimata la strada medesima lasciando per ora naturalmente svestita la galleria, per la quale provvederà questo Comune al compimento del lavoro in tempi meno calamitosi di questa finanza Comunale.

I Barbari moderni rappresentati dalla Giunta provinciale dell’Aquila nella persona dell’assessore Guido Liris, e dalla Sovrintendenza dell’Aquila, ignorando quanto i Paganichesi siano legati a quel luogo, hanno deciso di riprendere la delibera di Giunta del 1877 adattandola ai tempi moderni, sostituendo la Pietra scalpellinata con una più moderna rete metallica e con l’aggiunta di una più moderna spruzzata di malta, così in questo modo ci sembrerà di passare sotto una più bella galleria moderna.

Io Santuario era architettonicamente un tutt’uno con il suo traforo grazie a questo scempio non più

 



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