Ordinanza di Ferragosto: soldi per le seconde case

Ci sono alcune anticipazioni sul contenuto di quella che è stata chiamata «l’ordinanza di Ferragosto». Un provvedimento per semplificare l’iter burocratico sul quale la Protezione civile attende la firma di Berlusconi:

soldi per le seconde  case che già prima del terremoto erano destinate ad affitto agli studenti universitari;

Percorso facilitato per ottenere i soldi per la ristrutturazione;

Ruolo della Fintecna che istruirà le pratiche degli sfollati;

Primo intervento per lavori urgenti alle case popolari dell’Ater.

Il capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso contava di approfittare della presenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, all’Aquila, nel giorno dell’Assunzione, per la ventesima volta dopo la catastrofe del 6 aprile. Tuttavia il premier, al termine dell’ennesimo sopralluogo nei cantieri della ricostruzione, da quelli del progetto Case di Bazzano e Cese di Preturo fino a quelli delle casette di legno di Onna e Stiffe, ha rinviato il via libera all’ordinanza che, secondo le anticipazioni rese da Bertolaso e dal prefetto Franco Gabrielli nel corso del videoforum realizzato dal Centro nella scuola della Finanza alla vigilia di Ferragosto, dovrebbe snellire il percorso per ottenere il rimborso necessario per la ricostruzione delle case A, B e C. L’ufficio legislativo ha già predisposto il testo del documento, che è stato trasmesso a palazzo Chigi, da dove dovrà tornare con la firma del premier. In attesa dell’ufficializzazione, ecco alcune anticipazioni del provvedimento che potrebbe subire ulteriori correzioni fino alla firma.
Le principali lamentele degli sfollati aquilani rimasti senza casa dopo il sisma del 6 aprile sono legate al muro rappresentato dal procedimento burocratico da intraprendere per ottenere i soldi. Tra l’altro, molti cittadini si trovano ancora nelle condizioni di non conoscere ufficialmente quale sia la classificazione delle loro abitazioni, in quanto non è stata ancora terminata la pubblicazione degli esiti di agibilità delle case. Intanto la Protezione civile pensa a un percorso più snello, anche attraverso la mobilitazione di una struttura come la Fintecna alla quale sta per essere affidata tutta la gestione delle pratiche come una sorta di appoggio tecnico al Comune per assorbire l’enorme mole di richieste che riguardano le case B, C ed E. Secondo le anticipazioni il meccanismo prevede che il cittadino che ha istruito la pratica, attraverso la convenzione attivata con il sistema bancario, possa accedere direttamente ai soldi con i quali pagare i lavori delle ditte di fiducia incaricate. La pratica verrà istruita da Fintecna che assicurerà, secondo quanto si è appreso, anche una sorta di percorso guidato per l’assistenza al cittadino. Il modo più veloce per accedere ai soldi sarebbe dunque quello del mutuo da stipulare con gli istituti di credito che hanno aderito all’iniziativa.

 



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