Grande partecipazione alla rassegna degli ovini di Campo Imperatore

Alla rassegna degli ovini hanno partecipato per la prima volta le Camere di commercio di Belluno, Sondrio e Trento, nell'ambito del progetto «Le Camere di commercio montane s’incontrano». Sono stati esposti i prodotti tipici di altre zone d'Italia, simili per storia e cultura alla terra d'Abruzzo. Uno scambio da riproporre anche sul piano economico per ridare forza al territorio. L’evento, da quest’anno, non si esaurirà nella tre giorni estiva: a settembre è previsto un nuovo appuntamento della rassegna ovini, con in programma un convegno su tematiche inerenti la montagna e lo sviluppo rurale collegato alle nuove tecnologie.
L’AQUILA La pastorizia, tradizione dal sapore antico e dalle nuove frontiere. La 53esima Rassegna degli ovini di Campo Imperatore si è conclusa ieri con la mostra -mercato delle produzioni tipiche e la premiazione delle razze selezionate, gettando le basi per un nuovo modello di sviluppo: la filiera legata alla montagna. Quindicimila le presenze turistiche nella piana di Fonte Macina, nello splendido scenario di Campo Imperatore. Un paesaggio rurale incastonato tra le montagne, dove si sono riversati 13mila capi ovini presentati da ventuno allevatori proveniente da ogni parte d'Italia. Un successo, che proietta l'evento verso uno scenario nazionale, come dimostra la partecipazione delle Camere di Commercio di Belluno, Sondrio e Trento. «Un grande risultato», ha detto il presidente della Camera di commercio dell'Aquila, Lorenzo Santilli, «stiamo lavorando al potenziamento della manifestazione con un progetto di più ampio respiro, che punta alla valorizzazione delle tipicità locali». Due i filoni di intervento: la filiera della lana e quella dei formaggi. «Siamo alla quindicesima edizione del concorso dei formaggi ovini e caprini abruzzesi “Fonte Macina”, un'occasione per presentare sul mercato prodotti di nicchia», aggiunge Santilli, «che caratterizzano la produzione locale e possono diventare uno strumento di crescita economica e un valore aggiunto per il territorio». L'ente camerale punta su una seconda iniziativa, che ha trovato terreno fertile nella dimostrazione dell'arte della tessitura effettuata dalle allieve del corso realizzato dall'associazione «Donne in campo», curato dalla Cia. «A Castel del Monte nascerà un Centro nazionale di raccolta delle lane derivanti dalla tosatura del vello degli ovini», ricorda Santilli. «Ciò che fino a qualche tempo fa rapppresentava un disvalore, è oggi un prodotto da immetere sul mercato. Un prodotto che, se inserito in una specifica filiera, può dare buoni risultati economici». Un primo esperimento è stato fatto a Biella, con la lavorazione delle lane aquilane per la realizzazione di plaid, gilet, cappotti e indumenti da montagna. «Continueremo a spingere in questa direzione», commenta del presidente dell'ente camerale, «affinché intorno all'economia della montagna nascano nuove occasioni di crescita e di valorizzazione dei prodotti della terra d'Abruzzo». La 53esima rassegna degli ovini ha visto, come da tradizione, l'esposizione delle produzioni tipiche della montagna e la premiazione delle razze ovine selezionate dall'Associazione regionale allevatori e dall'Associazione nazionale della pastorizia di Roma. Tra le novità, anche la mini-transumanza, con l'arrivo delle greggi negli stazzi, a Fonte Macina. Al termine della giornata, è stato assegnato il 9° premio «Verga d'Argento»: il riconoscimento è andato alla famiglia Barbieri di San Felice sul Panaro. «Allevatori», conclude Santilli, «che dopo il sisma dell'Emilia hanno ripreso subito la loro attività, dimostrando forza di volontà e grande capacità organizzativa. Abbiamo voluto far sentire alle popolazioni emiliane la vicinanza e la solidarietà dell'Abruzzo, che del dramma del terremoto sta pagando le conseguenze».


 



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