Riaperta al culto la Chiesa di Santa Maria Assunta

La chiesa di Santa Maria Assunta di Assergi è nuovamente agibile. La riapertura ufficiale questa volta è avvenuta in concomitanza con un matrimonio. Mosca Caterina (la figlia di Clemente de Carminuccie de Sangiosep) e Lolli Adolfo sono stati uniti in matrimonio dal vescovo dell'Aquila Monsignor Giuseppe Molinari. La cerimonia è stata celebrata ieri. La chiesa è rimasta integra al suo interno, ma ha riportato lievi danni al campanile che è stato messo in sicurezza. La riapertura della chiesa, è un avvenimento importante per la comunità di Assergi che si riavvicina dopo quattro mesi al Centro Storico.

La chiesa di S. Maria Assunta (già S. Franco) sorge sullo sperone roccioso che chiude ad oriente l'abitato di Assergi.

La chiesa mostra oggi un volto essenzialmente tardo romanico, ma le sue strutture testimoniano ancora un passato artistico complesso ed articolato che ha visto nel corso dei secoli il succedersi di tanti e svariati interventi architettonici: ampliamenti, restauri, consolidamenti, ammodernamenti ed infine un discusso restauro in stile. In luogo di un più antico monastero, probabilmente dedicato a S. Maria in Selice, nel 1150 è edificata la nuova chiesa per volontà del vescovo di Forcona Berardo, come ricorda un piccolo cartiglio di pergamena rivenuto nella demolizione dell'altare dedicato a S. Egidio alla fine del Settecento; le strutture di questa primitiva chiesa, in seguito dedicata a S. Franco (eremita nato a Roio nel 1156 e morto santamente tra il 1220 e il 1230), possono essere individuate nella cripta dell'odierna S. Maria Assunta. La cripta è stata ricondotta alla sua primitiva severa bellezza dai restauri condotti dalla Sovrintendenza tra il 1965-66, durante i quali furono elimiate le decorazioni barocche settecentesche; la cripta mostra oggi un impianto a tre navate con archi a tutto sesto e copertura a volta a crociera; i fusti delle colonne monolotiche si ergono senza base e sostengono dei larghi capitelli, due dei quali dalla forma cubica pulvinata, gli altri scolpiti con un irregolare motivo a dentelli.



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